Le acconciature nella Roma Antica

Potevano le donne dell'antica Roma sottrarsi da una delle pratiche piu' diffuse della donna moderna ? Quale ? Ma e' ovvio : stiamo parlando del “ farsi bella “ .
del 22/09/15 -

E anche attraverso le acconciature , che si e' riusciti a datare i reperti e i ritratti che ci sono pervenuti fino a noi .
Esse rappresentavano anche uno status sociale.

Durante l'eta' repubblicana le signore si prendevano cura dei capelli in maniera molto semplice : le anziane li tenevano raccolti sulla testa con una treccia avvolta e fermata sulla cima del capo o dietro la nuca , a forma di cono chiamata ( tutulus ) ,
le giovani invece preferivano i capelli lunghi , divisi da una righa centrale e raccolti dietro a coda di cavallo o con una treccia fermata da spilloni.

Ma e' verso la fine del I secolo a.C che nasce la prima pettinatura tipicamente italica , ed era detta “ alla Ottavia “ contraddistinta da un riccio gonfio sulla fronte e da una ciocca di trecce sulla parte posteriore , non necessitava dell'aiuto della schiava pettinatrice ed era usata soprattutto dalle donne anziane appartenenti alla famiglia imperiale , come Ottavia maggiore , Ottavia minore e Livia .

Le acconciature diventeranno piu' rifinite con l'eta' imperiale , dove fara' la sua comparsa un attrezzo molto simile all'odierno ferro arricciacapelli : il cd calamistrum , inoltre venivano volumizzati attraverso un toupet.

Durante la dinastia dei flavi Tito e Domiziano ( 79-96 d.C.) prese corpo l'acconciatura detta alla “ Giulia di Tito “ , chiamata cosi' perche' ideata dalla figlia dell'imperatore Tito . Si trattava di un artificioso blocco di riccioli disposti a corona sulla fronte , e trecce che cadevano sulla nuca .

Fu una moda portata avanti anche durante il periodo di Traiano ( 98-117 d. C ) , dove pero' aumento' notevolmente il volume dell'acconciatura e di conseguenza il tempo necessario per curarli e preparali.

Fu grazie a Sabina , moglie dell'imperatore Adriano ( 117_138 d.C ) , che ritorno' a Roma la pettinatura alla greca , cd stile a melone con i capelli molto voluminosi e mossi e tirati indietro sul retro della nuca , o legati in due nodi sulla parte alta della testa.

La seconda moglie dell'imperatore Settimio Severo ( 193-211 d.C .) Giulia Domna , era solita portare parrucche molto sfarzose , fu anche un modo per non perdere molto tempo nella preparazione.

E gli uomini ?

Proprio come accade oggi , anche l'uomo dedicava l'inizio della sua giornata a curare il suo viso , a radersi la barba , e se apperteneva ad una famiglia nobile aveva un servo che svolgeva le funzioni di barbiere. Per chi non poteva permetterselo c'era la figura dei barbieri , detti tonsores , i quali esercitavano l'attivita' nella tonstrina , piccole botteghe dove si radeva la barba , si tagliavano e persino si tingevano i capelli . I clienti aspettavano su delle panche il loro turno , poi coperto da un camice detto involucrum , veniva servito dal barbiere che applicava un taglio alla moda , il piu' delle volte rifacendosi al taglio dell'imperatore regnante.

Fino a quando il mondo romano non subi' l'influenza e il fascino di quello greco , circa terzo secolo a.C , gli abitanti di Roma portavano capelli e barba lunghe ed incolte. Successivamente alle conquiste coloniali greche , si diffuse l'abitudine a rasarsi la barba e taglare i capelli corti o addirittura rasarli.

Col finire dell'eta' Repubblicana i capelli venivano portati corti e in avanti , era un modo per celare
stempiature o calvizie. Per lo stesso motivo si ricorreva anche alle parrucche , preparate con una tecnica egizia che prevedeva l'uso della cera d'api e della resina per fissare le trecce di capelli su una testa di legno.

Dal I sec. d. C. i capelli saranno ben curati con ciocche che calano sulla fronte.
Il primo taglio della barba dei giovani romani era celebrato con la depositio barbae , si trattava di una cerimonia religiosa dove i peli venivano riposti in un cofanetto , ( piu' o meno di valore ,in base al ceto sociale del giovanotto ) , e offerti in dono alle divinita'accompagnando il tutto con banchetti dove venivano invitati parenti ed amici.

Sotto la dinastia di Adriano (117-138 d.C. ) faranno la loro comparsa barba e capelli lunghi e ricci ,sembra che l'imperatore non tagliava piu' la barba per nascondere una cicatrice sul viso , prendera' piede anche la tintura , si usava spesso portare i capelli biondi , e per chi era calvo c'era l'usanza di dipingerli con la tintura , mentre l'imperatore Commodo ( 180-192 d.C. ) , per dimostrare il suo primato sul resto del popolo romano , usava tingerli con la polvere d'oro.



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