Andamento lento per le carte di pagamento in italia

In calo nel 2010 il numero di carte di credito in circolazione nel nostro Paese (-3,3%), mentre cresce quello delle carte di debito (+9,2%).

Copertina Crescono numero (+5,1%) e importo totale delle transazioni (+3,7%) con carte di credito. In decisa contrazione l’emissione di nuove carte rateali/opzione (-61% nel 2010 rispetto all’anno precedente) e ancora in diminuzione il numero delle carte rateali/opzione in circolazione (-8,6%). Per finanziare i consumi si preferisce la carta opzione rispetto alla rateale pura. Crescono ancora diffusione e utilizzo delle carte prepagate.

Sebbene il nostro Paese continui a caratterizzarsi per un ricorso ancora contenuto alle carte di pagamento, con particolare riferimento alle carte di credito si registra nel 2010 un incremento dei volumi transati (sia in numero che in valore delle operazioni). Ciò a testimonianza di un utilizzo sempre più intenso da parte dei possessori “attivi” di carte di credito. I titolari hanno proseguito nel processo di razionalizzazione del parco carte di credito in circolazione - diminuite del -3,3% nel 2010 e ritornate sui valori del 2008 (33,86 milioni) - confermato anche dalla contrazione di quelle attive (-6,7% rispetto al 2009). Al contrario, invece, prosegue l’espansione delle carte di debito: il numero di quelle in circolazione torna a crescere (+9,2%) dopo la brusca diminuzione registrata nel 2009. Queste le principali evidenze della nona edizione dell’Osservatorio sulle Carte di Credito realizzato da Assofin, CRIF Decision Solutions e GfK Eurisko, presentato a Milano.

Per quanto riguarda le carte di credito, il numero delle transazioni effettuate nel 2010 ha sfiorato i 590 milioni, facendo registrare un incremento del +5,1% rispetto all’anno precedente mentre il valore totale delle transazioni è aumentato del +3,7%, per un totale di circa 57 miliardi di euro. Il valore medio di ogni singola transazione si è attestato intorno ai 97 euro, contro i 98 euro del 2009: a conferma del trend che vede crescere le operazioni di importo più contenuto, nella logica di un uso della carta sempre più legato alla quotidianità degli acquisti.

Le operazioni effettuate con carte di debito invece sono aumentate di circa il +1% per un valore superiore ai 63 miliardi di euro, mentre l’importo medio delle transazioni è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al 2009 (69 euro contro 68,9 euro).

Continua a crescere la diffusione delle carte prepagate, seppure a ritmi meno sostenuti rispetto agli anni passati (+16,3% nel 2010 contro il +29,5% del 2009). La diffusione di tali carte si accompagna ad una crescita dei volumi transati, in termini sia di numero operazioni (+31,4%) sia di valore transato (+41,6%).

Il settore delle carte rateali/opzione continua nel suo trend negativo, facendo registrare un calo delle erogazioni del -5,4% nel 2010 a cui fa seguito un -1,2% nel 1° semestre 2011. Il periodo di difficoltà economica ha infatti inciso sull’atteggiamento dei consumatori italiani, che è diventato maggiormente prudente nei confronti di tutte le forme di finanziamento dei consumi. Dal lato dell’offerta, l’intensificarsi delle politiche di emissione più selettive da parte degli operatori a seguito delle nuove indicazioni legislative ha prodotto un ulteriore ridimensionamento delle nuove carte emesse (-61%) e, di conseguenza, una diminuzione del numero di carte rateali/opzione in circolazione (-8,6% a fine 2010). Si rafforza la preferenza per le carte opzione, caratterizzate da maggiore flessibilità: il 75% delle transazioni effettuate nel 2010 con questa categoria di carte risulta, infatti, attribuibile alle carte multifunzione, che mantengono una variazione positiva dei flussi transati (+5,3%), mentre le carte rateali pure risultano in calo (-25%).

Secondo l’Osservatorio Assofin-CRIF Decision Solutions-GfK Eurisko, a maggio 2011 il tasso di diffusione territoriale delle carte mostra una sostanziale stabilità rispetto allo stesso periodo del 2010. Quello delle carte a saldo risulta maggiore in Lombardia (23,07% del totale nazionale), Lazio (11,74%) e Veneto (9,64%), mentre quello delle carte rateali conferma il primato della Lombardia (14,77% del totale nazionale) seguita dalla Sicilia (11,00%) e dal Lazio (10,72%).

Con riferimento alla rischiosità delle carte di credito si riscontra a maggio 2011 un tasso di sofferenza per le carte a saldo pari all’1,96%, in diminuzione rispetto ai valori registrati nel 2010 (2,43%); quello delle carte rateali è invece pari al 7,79%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al 2010.

La dinamica della domanda risulta essere sostanzialmente stabile, con una quota e un profilo di titolari di carta di credito pressoché invariati rispetto allo scorso anno, concentrati soprattutto sui segmenti più elitari e di maggiore solidità economica. Questo posizionamento potrebbe essere favorito dalle stesse politiche di collocamento dello strumento - ancora legate a logiche di selezione della clientela da parte dell’offerta - che tendono a privilegiare individui con una certa solidità finanziaria. Questa strategia cautelativa, associata a una congiuntura economica sfavorevole, sembra ridurre le possibilità di ingresso nel mercato di quei segmenti della popolazione dotati di buone potenzialità di crescita ma con risorse finanziarie ancora in fase di formazione.

Si confermano inoltre i segnali di semplificazione e razionalizzazione del portafoglio carte già registrati negli anni passati, con un significativo aumento della quota di monotitolari ed effetti positivi sulla soddisfazione e il percepito di immagine delle carte.

Interessante, infine, la tendenza di mercato rappresentata dalla telefonia mobile, con la quale la popolazione italiana ha un’elevata familiarità: sfruttando questo nuovo strumento l’offerta potrebbe infatti riuscire a rafforzare il legame con gli utilizzatori abituali e più evoluti e, allo stesso tempo, raggiungere quei segmenti che fanno della loro carta un utilizzo solo parziale, senza sfruttarne appieno le potenzialità.

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Pubblicato il 07/11/2012