Home news Internet Comunicato

Privacy online, sarà la principale tendenza del mercato Internet nel 2015

Interessante inchiesta dell'agenzia di consulenza informatica americana Forrester: il 2015 rappresenterà l'anno della svolta nel campo della privacy online. Si tratta di un cambio di tendenza che significherà la nuova strategia dell'universo online, pronto a soddisfare in modo più profondo la grande fame di privacy degli internauti di tutto il mondo.
del 01/12/14 -

Ci troviamo in un momento storico in cui il furto di dati sta raggiungendo record impensabili, fino a qualche tempo fa. Pochi giorni fa fu pubblicata la notizia di un attacco diretto ai Servizi Postali degli Stati Uniti, a cui dobbiamo sommare altri casi che hanno interessato JP Morgan (la maggiore entità bancaria del paese) ed AT&T (famosa azienda di telecomunicazioni).

Notizie che hanno sensibilizzato l'opinione pubblica sulla necessità di garantire una maggiore protezione in ambito di Privacy e Sicurezza. Inoltre il sistema di controllo per certificati, a livello aziendale, non basta più a garantire la massima tutela e i rischi di possibili attacchi hacker possono causare seri problemi.

Privacy, la discriminante del futuro

Forrester, un'importante azienda di consulenza informatica, prevede che la privacy sarà l'elemento di maggiore competività nel 2015 (e siamo quasi alle porte). Va però detto che finora esistono ancora una serie di problematiche irrisolte, a livello globale, che interessano leggi sulla privacy e requisiti dell'industria online. Inoltre la sottile linea tra lecito e illecito su Internet è sempre più ridotta al minimo.

Aziende come Apple, per fare un esempio, si tengono all'erta cambiando i propri messaggi e strategie, mentre l'utente fa valere i propri diritti con l'unico mezzo che ha a disposizione: il portafogli.

La svolta della privacy

Forrester ResearchLe aziende che seguono quest'onda, saranno le prime e garantire ai propri utenti le maggiori garanzie, puntando a conquistare il pubblico insoddisfatto di altri servizi, giocando appunto la carta della privacy quasi come esca.

Politiche e sistemi di tutela diventeranno sempre più elementi discriminanti per la scelta di una app o un programma. Oggi questo valore di influenza tocca il 33% delle decisioni degli utenti ma alla fine dell'anno toccherà il 50%.

Conclusioni raggiunte

La ricerca di Forrester viene assieme ad un'inchiesta realizzata la settimana scorsa che offre dati interessanti:

- Il 91% degli americani pensano di non avere il controllo sui propri dati personali.
- L'80% degli utenti di social network confessano di essere preoccupati dal fatto di essere costantemente spiati.
- Un 70% sospetta di possibili intrusioni da parte di enti e istituzioni governative.

Non sono molte le cose che l'utente può fare per evitare di essere spiato. Emblematiche, in tal senso, le parole del CEO di Dropbox Drew Houston che affermò pubblicamente che la piattaforma concede alcuni punti di indeterminazione tra privacy e sicurezza.

I livelli di attacco

In termini di sicurezza informatica, esiste un concetto che vale la pena presentare: la superficie di attacco.

Quanto più codice viene eseguito sul nostro computer, tanto maggiore sarà il numero di entrate offerte all'esterno che gli hacker potrebbero essere in grado di sfruttare.

D'altro canto, se condividiamo i nostri dati su un numero ristretto di siti o social network, minore sarà la possibilità di essere spiati e controllati da parte di governi e società di marketing.

La legge dell'offerta e della domanda
Le necessità dei clienti e le opzioni dei sviluppatori spesso vanno di pari passo. Il consumatore non richiede più eccessivi sistemi di condivisione online ma, al contrario, forme di interazione più sicure e capaci di proteggere la privacy.

Esempio di ciò è la rete sociale Ello. Un nuovo social network che blocca l'uso di sistemi di controllo e monitoraggio di qualsiasi operatore pubblicitario. Il pubblico sta premiando tale iniziativa e sono oltre 3 milioni gli utenti attivi di questa nuova piattaforma sociale.

La rete sociale Ello

Ovviamente non possiamo confrontare i numeri di Ello con reti del calibro di Facebook (su cui quasi nessuno è al sicuro) ma i dati fin qui esposti dimostrano chiaramente un cambio di tendenza nelle aspettative degli internauti che, per il 2015, richiedono solo una cosa: maggiore privacy.

Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Comunicazione Web
Responsabile account:
Alessandro Elia (Redattore)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 240648