Manifattura lombarda leader indiscussa in Europa

La Lombardia è l’unica regione europea ad avere oltre un milione di addetti (1.116.400 unità, per la precisione) nel campo della produzione di beni.
del 11/11/16 -

Manifattura lombarda leader indiscussa in Italia, ma non solo. Siamo l’unica regione europea ad avere oltre un milione di addetti (1.116.400 unità, per la precisione) nel campo della produzione di beni. Il nostro comparto manifatturiero, come mette in evidenza un’elaborazione effettuata da Confartigianato Imprese Lombardia su dati Istat, vale quasi il doppio di quello del distretto governativo di Stoccarda (639.900), seconda area territoriale presente nella classifica europea.

ANCHE EMILIA ROMAGNA, PIEMONTE E TOSCANA PRESENTI IN CLASSIFICA

Al terzo posto con 582.100 unità c’è invece la Catalogna. Subito dietro, un’altra regione italiana, il Veneto, con 579.900 addetti. Quinto posto per la regione polacca della Slesia (569.800) e poi ancora un’italiana, l’Emilia Romagna con 521.600. Seguono, nei primi dieci posti, l’Alta Baviera (490.500), il Piemonte (456.300), il Rodano-Alpi francese (450.700) e il distretto governativo di Dusseldorf (443.900). Più in fondo, a chiudere la top twenty, è invece la Toscana, con 316.500 addetti.

IN LOMBARDIA L’OCCUPAZIONE CRESCE IL DOPPIO DELLA MEDIA ITALIANA

I lavoratori lombardi in questo settore rappresentano una quota pari al 26,2 per cento di tutti gli occupati. E anche la dinamica relativa al tasso di occupazione rispetta la supremazia lombarda in questo campo: l’occupazione nel corso dell’ultimo anno è cresciuta dell’1,5 per cento, il doppio della media nazionale, fissata allo 0,7 per cento.

Anche estendendo i tempi di analisi, i risultati non cambiano, anzi il divario aumenta in misura significativa: negli ultimi sei anni, tra il 2011 e il 2016, il manufatturiero lombardo ha avuto un incremento di occupati pari a 70mila unità (+6,5 per cento), mentre nel resto del Paese, nello stesso periodo, si sono persi 101.600 posti di lavoro.

SENZA IL CONTRIBUTO LOMBARDO, OCCUPAZIONE IN CALO NEL NORD OVEST

Per capire quanto conti l’apporto lombardo in questo settore fondamentale della nostra economia, si consideri che in tutto il Nord Ovest, sempre nel periodo 2011-2016, la variazione percentuale del tasso di occupazione è stata positiva e pari all’1,2 per cento. Scorporando però il contributo conferito dalla Lombardia, il dato diventerebbe negativo e addirittura pari a -8,6 per cento.

In tutta Italia, sempre secondo le elaborazioni di Confartigianato ma stavolta su dati Istat, il numero totale di occupati nel settore manifatturiero è pari a 4.545.700, poco meno di un addetto su quattro è dunque operativo in Lombardia.

OLTRE IL 90 PER CENTO DELLE IMPRESE IN LOMBARDIA È MICRO

Può risultare ancora più semplice capire l’importanza del settore manifatturiero in Lombardia considerando “l’anatomia” del suo tessuto imprenditoriale. Il numero di microimprese (quelle con al massimo dieci addetti) è pari − i numeri fanno riferimento al 2013 − a oltre 758mila unità. Una percentuale del 94,1 per cento sul totale delle imprese attive sul territorio.

Se si coinvolgono anche le imprese con dimensioni leggermente maggiori, con un numero di occupati che raggiunge al massimo le 20 unità, il numero sale a 786mila e la percentuale al 97,6 per cento.

Ogni giorno nascono mediamente 66 nuove imprese artigiane in Lombardia: il numero di quelle registrate nella nostra regione, con dati questa volta riferiti al secondo trimestre 2016, è in totale pari a 251.961, il 26,3 per cento di tutte le imprese lombarde.



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