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Dilettanti 2015: Saranno vittorie fenoMinali? - Si sbloccano Riccardo e Begnoni. Ma c'è già troppa tensione

Dopo Calderaro, altro exploit di una matricola in volata: si tratta di Gianmarco Begnoni, ultimo arrivato in casa Zalf, che alla Coppa Belricetto mette a segno la sua prima vittoria da under 23 precedendo Angelo Raffaele (Big Hunter Seanese), stagista Androni l'anno scorso, e un altro primo anno, Giovanni Guglielmi (General Store). Niente volata ma fuga a 9 invece al Gp Ceda di Mareno di Piave, dove la Mastromarcograzie al supporto di Vincenzo Albanese e Marco Corrà ha portato con successo allo sprint Daniele Trentin, fratello minore di Matteo: il successo arriva davanti a Diego Bevilacqua (Event Soullimit) e Seid Lizde (Colpack).
del 02/03/15 -

Archiviato lo scoppiettante esordio dello scorso fine settimana, il calendario dilettantistico italiano prevedeva per il week end appena trascorso solamente tre appuntamenti, che tiravano principalmente in ballo le ruote veloci, anche se in un caso, come vedremo, il finale è stato assolutamente emozionante. Sono in tanti a dover ancora carburare in questi primi chilometri di gara del 2015 ed è quindi facile che siano soprattutto i velocisti, favoriti da percorsi sostanzialmente privi di asperità, tra i principali protagonisti delle cronache. Vediamo quindi chi ha monopolizzato l'attenzione degli appassionati in questo fine settimana.

Melzo, finalmente Minali! In Veneto esulta Trentin.
Quando lo scorso anno approdò tra gli Under 23 Riccardo Minali, in molti già preconizzavano per lui un futuro ciclisticamente luminoso. Del resto quando si è il figlio di uno dei più forti velocisti degli anni Novanta, capace di vincere tappe in tutti e tre i grandi giri e di essere l'unico italiano a conquistare per due volte (per di più consecutive) la Parigi-Tours, le aspettative non possono che essere elevate. Se poi di mestiere si sceglie di fare proprio il velocista, con ottimi trascorsi nelle altre categorie giovanili anche su pista (due anni fa sfiorò il titolo europeo juniores nell'Omnium) si ha proprio la sensazione di aver imboccato la strada della predestinazione. Ora, dopo una prima stagione trascorsa nelle file della General Store a prendere le misure alla nuova categoria (nessun successo ma tre podi messi a referto nel 2014), è giunto il momento di iniziare a raccogliere i frutti, forte anche del passaggio al Team Colpack, ovvero una delle formazioni di riferimento del panorama dilettantistico.
A fornire l'occasione la Coppa Città di Melzo, disputata in un circuito snodatosi attorno alla cittadina milanese: al termine di un lavoro di squadra esemplare, a cui hanno partecipato anche Davide Martinelli e Simone Consonni, il veronese di Isola della Scala ha fatto valere il suo notevole spunto per precedere il compagno di squadra Francesco Lamon (altro atleta da seguire e dedito, con successo, alla doppia attività strada-pista) e l'ex alfiere della formazione orobica Luca Pacioni, ora in forza alla Viris Maserati. Chi ben comincia è già a metà dell'opera, per cui potrebbero essere ancora molte le soddisfazioni di cui potrebbe essere protagonista il talentuoso atleta di Isola della Scala.
Proprio in terra veneta si è invece registrato il primo successo stagionale (secondo tra i dilettanti) di Daniele Trentin, che ha così suggellato un week end dominato dalle parentele illustri: l'atleta di Borgo Valsugana ha infatti lasciato il segno nel Gran Premio Ceda a Mareno di Piave, fiutando l'azione giusta e riuscendo poi a precedere sul traguardo Diego Bevilacqua dell'Event Soullimit e Seid Lizde della Colpack, con la Zalf costretta ad accontentarsi dei piazzamenti (quarto Moscon, quinto Salvador, decimo Maronese). Il successo del fratello minore di Matteo coincide con la prima affermazione stagionale della Mastromarco, che dimostra così di poter essere ancora una valida alternativa agli squadroni.

Belricetto: ancora matricole sugli scudi, vince Begnoni.
Per la Zalf Euromobil Désirée Fior il week end è stato comunque proficuo, dal momento che la Coppa Belricetto, disputata nell'omonima frazione di Lugo di Romagna, ha sancito la prima vittoria da Under 23 di Gianmarco Begnoni, uno dei migliori juniores dello scorso bienno che fu grande protagonista anche a livello internazionale. Il giovane atleta di Valeggio sul Mincio, ben assistito dai propri compagni, ha fatto valere il suo spunto in volata per battere il ben più esperto Angelo Raffaele della Big Hunter. Siamo così già a due successi di atleti al primo anno nella nuova categoria in altrettanti week di gare disputate: un dato certamente ancora parziale ma che fa capire come sulla classe 1996 sia necessario continuare a buttare ben più d'un occhio. Tra le formazioni che più si stanno mettendo in mostra in positivo da questo punto di vista vi è la General Store, che dopo l'esordio vincente di Calderaro riesce ancora a piazzare nei dieci sia Guglielmi che Lonardi (rispettivamente terzo e nono a Belricetto).
Ottime risultanze anche per Leonardo Fedrigo della Cipollini Alè Rime, quarto a Melzo, che già tra gli juniores si era fatto notare anche come valido apripista per i propri compagni mentre un decisivo apporto per la vittoria di Trentin a Mareno di Piave è stato offerto da Vincenzo Albanese (ottavo classificato), che ha dato un notevole impulso alla riuscita della fuga e che conferma quanto di buono si dicesse già di lui, in bella evidenza anche in maglia azzurra lo scorso anno. L'inizio è stato senza dubbio più confortanti, per cui per i ragazzi più esperti varrà la pena di non sottovalutare troppo i nuovi arrivati nei prossimi appuntamenti.

Tensione alle stelle, primi problemi in gruppo.
A fronte di varie osservazioni positivi occorre però dar conto, purtroppo, anche dei primi episodi negativi: si sa che le prime gare stagionali sono contrassegnate da molta adrenalina, con atleti supermotivati ad iniziare l'anno nel migliore dei modi e conquistare subito risultati soddisfacenti e funzionali alla rincorsa dell'ambito passaggio al professionismo. In alcuni casi però la contesa viene vissuta con un agonismo ed un nervosismo che vanno all'eccesso, che come diretta conseguenza porta all'attuazione di comportamenti antisportivi e pericolosi anche per l'incolumità di altri ciclisti in gruppo. Sia ben chiaro: in passato sono stati numerosi gli episodi d'incontri ravvicinati tra due o più ciclisti prima e dopo la gara (due anni fa fece molto scalpore lo "scambio di cortesie" tra Zurlo e Massimo Coledan a Camponogara), che finiva per coinvolgere anche i rappresentanti dei cosiddetti squadroni, per cui non menzioniamo nulla di nuovo. Quello che invece va sottolineato e stigmatizzato è un certo aumento di questa tensione nelle ultime stagioni, con quell'esasperazione che tanto si vuole evitare che probabilmente si sta allargando sempre più anche nelle altre categorie giovanili, con le ovvie conseguenze.
Viene da sé che il brutto episodio (pare però che non sia stato l'unico nel corso della gara) avvenuto la scorsa settimana a Castello Roganzuolo, in cui David Morettin del neonato Team T-VB ha volontariamente provocato la caduta di Yuri Pessotto della Marchiol, staccando le mani dal proprio manubrio per compiere il gesto, documentato da una sequenza fotografica che ha fatto rapidamente il giro del web, suona come un campanello d'allarme che impone una riflessione. Di sicuro va dato atto a Mattia Vairoli (team manager di questa nuova formazione che mira ad intenti ben più nobili nella sua attività) e al suo staff di essere intervenuti tempestivamente e con fermezza con una notevole sanzione pecuniaria (500 euro) e la sospensione dell'atleta per questo fine settimana ma non bisogna dimenticare che all'educazione di sani valori comportamentali e di rispetto nei confronti dell'avversario si affianca anche la collaborazione del collegio giudicante, che pur tra comprensibili difficoltà ha il compito di tenere gli occhi bene aperti onde evitare il ripetersi di episodi eticamente deprecabili. In tutto ciò la collaborazione primaria deve giungere dagli atleti stessi, visto che nel dilettantismo non ci si può sentire assolutamente arrivati, ragion per cui farsi prendere da immotivati eccessi di tensione solo per poter conquistare un semplice piazzamento o mettersi in mostra è da folli, oltre che pericoloso per l'incolumità di altri.

Il Balestra gara faro del prossimo week end.
Esattamente come il fine settimana appena trascorso, saranno tre anche gli appuntamenti previsti per il prossimo week end, dove sarà il Trofeo Franco Balestra a costituire l'appuntamento clou: la tradizionale gara bresciana, fino a pochi anni fa internazionale, raramente propone vincitori banali, per cui le premesse per un grande spettacolo ci sono tutte. Domenica 8 marzo si alzerà il sipario anche sulle strade marchigiane con la disputa del Trofeo Meccaniche Luciani di Corridonia mentre i velocisti dovrebbero essere ancora una volta protagonisti nel trevigiano, teatro del Circuito di Sant'Urbano.

Vivian Ghianni



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