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Como: finti carabinieri derubano anziani

Purtroppo le truffe sono all'ordine del giorno, specialmente ai danni degli anziani, come sempre i soggetti più a rischio. Fondamentale la prevenzione attraverso una corretta informazione.
del 23/06/20 -

ECCO IL DECALOGO PER TUTELARSI DAI RAGGIRI IN CASA

La truffa adoperata dai malfattori per conquistare la fiducia delle loro vittime è quella di farsi aprire la porta di casa e con una scusa riuscire a distrarre il pensionato di turno al fine di sottrargli soldi e gioielli. Questi malviventi come agiscono? indossano una pettorina con la scritta carabinieri e sono dotati di una radiolina walkie talkie per fingere di essere collegati con la caserma, così facendo l’anziano ci casca!
Questo episodio si è verificato, precisamente, il 19 giugno in centro città, in via Monti e via Petrarca.
Le segnalazioni giunte ai carabinieri di Como coinvolgono non solo il centro, ma anche il quartieri periferico.
I delinquenti hanno incassato un bottino di migliaia di euro tra beni di valore e denaro.

"È solo uno dei tanti casi di raggiro ai danni di persone anziane avvenuti negli ultimi tempi- commenta il Presidente dell'Associazione Codacons, Marco Donzelli - Inaccettabile che non sia ancora stata posta in essere una tutela effettiva. Troppe infatti le truffe e nessun provvedimento valido."

Per difendersi può essere utile conoscere i trucchi più comuni utilizzati da questi malfattori, che prendono di mira le persone più indifese, spesso anziane, sole e bendisposte verso gli altri. Di seguito riportiamo il decalogo del Codacons:
- Sincerarsi che il controllo sia effettivo: molti pensionati aprono le porte della propria casa senza verificare che effettivamente sia necessario un controllo dell’abitazione. Solitamente è bene fare attenzione agli avvisi del Condominio, nei quali vengono sempre indicati gli eventuali accertamenti nei singoli appartamenti, con indicazione della data e dell’ora dell’eventuale visita.
- Richiedere i documenti d’identità: è preferibile prima di far entrare qualcuno in casa propria, chiedere agli addetti di identificarsi tramite documento d’identità. Se il controllo è effettivo i tecnici non devono avere alcuna ragione di opporsi a tale richiesta.
- Richiedere un tesserino o un documento che attesti che effettivamente lavorano per la società detta: è utile fare richiesta di un documento o un tesserino per verificare se gli addetti siano realmente dipendenti della società con cui si sono presentati.
- Controllare che gli addetti lavorino effettivamente per il proprio fornitore di luce e gas, o che siano dipendenti della propria società idrica: molto spesso infatti si presentano soggetti per fantomatiche società elettriche o idriche al solo scopo di entrare nell’abitazione, dunque sincerarsi che siano veramente addetti alla propria società di fornitura.
- Visionare sempre il lavoro dei tecnici: è importante prestare sempre attenzione alle attività svolte nella propria casa dai tecnici, al fine di verificare che siano effettivamente lì per il motivo indicato, ossia riparare un guasto o fare controlli.
- Non permettere ai tecnici di andare da soli in altre stanze: non bisogna farsi scrupoli nell’impedire agli addetti di andare in altre stanze da soli. Non hanno alcun motivo per fare ciò e se sono in buona fede accetteranno senza problemi di essere seguiti.
- Non lasciare beni di valore in vista: prima di far entrare estranei nella propria abitazione, è importante mettere al sicuro qualsiasi bene sia “a portata di mano”. È sempre meglio mettere tutto in cassetti o in luoghi in cui non sia facile accedere.
- Non farsi mai distrarre: solitamente, se si tratta di una truffa, i sedicenti tecnici si presentano in due o più, questo in modo che uno o più possano distrarre il proprietario dell’abitazione mentre l’altro o gli altri possono porre in essere furti in casa.
- Verificare l’abbigliamento e la presenza di casse degli attrezzi: se gli addetti si presentano per riparare un guasto, o fare un controllo, è importare verificare l'abbigliamento e se portano con sé cassette degli attrezzi o simili, senza i quali difficilmente dei veri tecnici potrebbero lavorare.
- Chiamare aiuto: se non ci si sente sicuri, è bene farsi assistere da qualcuno, che può essere un vicino, un parente, perfino la portineria. È importante non essere da soli in questi casi. E qualora ci si dovesse rendere conto che si tratta di una truffa, è fondamentale chiamare subito il 112.

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Mariella Belloni (Vicecaporedattore)
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