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Avvio alla pratica sportiva di pazienti con malattie neurologiche

Siglato l'accordo nazionale tra Comitato Italiano Paralimpico e IRCCS Ospedale San Camillo di Venezia
del 11/07/16 -

Con le firme del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), avv. Luca Pancalli, e del Direttore Generale dell’IRCCS Ospedale San Camillo del Lido di Venezia, dr. Francesco Pietrobon, è ufficialmente operativo il progetto che prevede l’avvio alla pratica sportiva di persone con malattie neurologiche come mielolesioni, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, gravi cerebrolesioni acquisite, malattia di Parkinson e malattie cerebrovascolari. Grazie a questa convenzione infatti, all’interno dei percorsi neuroriabilitativi offerti dall’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Ospedale San Camillo, saranno promosse attività sportive per i pazienti ricoverati o che vi accederanno su richiesta.

In particolare, CIP e il Servizio di Riabilitazione Neuromotoria (Terapia Occupazionale) del San Camillo elaboreranno insieme progetti individuali, specifici per ogni singola persona, che prevedano l’integrazione della disciplina sportiva, scelta liberamente dal paziente, con il programma neuroriabilitativo. L’ammissione alla pratica sportiva prevede la valutazione clinica e del livello di autonomia da parte del medico di competenza e del terapista, insieme ad un monitoraggio costante.

Nei prossimi giorni saranno quindi gradualmente avviate le attività di bocce, tiro con l’arco, tennis tavolo e vela, alle quali seguiranno calcio balilla, canoa, nuoto e tennis in carrozzina. Alcune discipline saranno svolte all’interno del San Camillo di Venezia, compatibilmente con le aree sportive già presenti nella struttura, grazie al coordinamento dei referenti tecnici individuati dal CIP. Durante il periodo di degenza saranno garantiti i trasporti e la copertura assicurativa dei pazienti interessati, tramite tesseramento. Dopo le dimissioni i pazienti potranno proseguire le attività sportive direttamente nelle società aderenti all’iniziativa, in modo da garantire la continuità terapeutica riabilitativa programmata dal San Camillo.

Inoltre in ospedale sarà aperto uno sportello informativo e di consulenza dedicato al progetto, con personale competente, che avrà a disposizione materiale illustrativo e divulgativo dettagliato sulle attività sportive praticate sul territorio da atleti con disabilità, per individuare le discipline più idonee per ogni paziente e le società paralimpiche più vicine. Saranno infine promossi momenti formativi e incontri conoscitivi con il personale ospedaliero e i pazienti.

“La considerazione dell’attività motoria e dello sport come strumenti fondamentali per il completamento e l’ottimizzazione di un setting riabilitativo quanto più efficace possibile è da sempre il punto fermo del mio impegno professionale, e a maggior ragione lo è da quando opero in ambito CIP”, commenta Davide Giorgi, Delegato Provinciale di Venezia del Comitato Paralimpico. “Aver presentato questo progetto ed averlo visto avvallare in qualità di referente incaricato mi riempie di orgoglio, e sono convinto che l’accordo con un Ente prestigioso come l’IRCSS San Camillo saprà dargli la dimensione più corretta ai fini della sua validazione anche dal punto di vista scientifico”.

Il Presidente del CIP Regionale Veneto Ruggero Vilnai manifesta la sua piena soddisfazione per la realizzazione di questa importante convenzione: “L’auspicio è che questa collaborazione con l’Ospedale San Camillo possa avvicinare ed avviare all'attività sportiva numerose persone ricoverate ed essere da esempio, per altri Istituti Riabilitativi, ad aprire le loro porte al Comitato Paralimpico e considerare lo sport come parte integrante e fondamentale del percorso riabilitativo di un paziente con disabilità”.

“È nostro interesse promuovere e sviluppare progetti che possano essere un valido supporto riabilitativo per il recupero funzionale e psicologico, anche dopo il rientro a casa”, conclude il dr. Francesco Pietrobon, Direttore Generale dell’IRCCS Ospedale San Camillo del Lido di Venezia. “L’avvicinamento all’attività sportiva, fin dalla fase di ricovero, permette alle persone con disabilità di prendere coscienza di nuove abilità, migliorando il loro grado di autonomia e favorendo la socializzazione e i primi contatti con la realtà extra-ospedaliera. L’avviamento allo sport e la sport-terapia diventano così parte integrante dei programmi neuroriabilitativi offerti dal San Camillo e saranno seguiti da personale dotato di competenza professionale clinica qualificata”.



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