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Vacanze in Puglia: splendido Salento

Il Salento, denominato anche “Terra d’Otranto”, è una delle cinque regioni della Puglia che forma il tacco dello stivale, una penisola che rappresenta la punta estrema dell’Italia sud-orientale.
del 01/04/08 -

E’ compreso tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto e ne fanno parte oltre 100 tra paesi e piccole frazioni immerse in un paesaggio ricco di storia e tradizione che offre anche un mare cristallino dai colori ineguagliabili.

Per conoscere il Salento è necessario percorrere due itinerari:

uno lungo la Costa Adriatica, verso Otranto e giù fino a Leuca dove l’Adriatico si fonde con lo Jonio, ricco di suggestive scogliere, grotte e porticcioli naturali;

l’altro lungo la Costa Ionica dove si trovano splendide spiagge da S.Maria di Leuca, verso Gallipoli, le Marine di Nardò, Porto Selvaggio fino a Taranto.
Il Territorio è vario e caratterizzato da una macchia mediterranea con pinete, uliveti dalla fertile terra rossa, vigneti e oasi faunistiche per specie molto rare, che si alternano a dune di sabbia, zone rocciose e boschi.

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STORIA SALENTINA
Terra di frontiera, la storia del Salento ha sempre incontrato quella del vicino Oriente.
I primi abitanti furono i Messapi, seguiti dai coloni Greci che fondarono le città di Gallipoli, Otranto e Taranto, punti di riferimento della Magna Grecia. Questa influenza è ancora presente in 9 comuni (Grecìa Salentina) dove si parla un dialetto greco: Calimera, Castrignano, Corigliano, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino.

In seguito il Salento divenne provincia di Roma che sfruttò la posizione strategica del territorio costruendo porti come San Cataldo e Roca.

Dopo la caduta dell’impero romano, Bizantini e Normanni riportarono il Salento a nuovo splendore fino all’arrivo degli Aragonesi che segnarono un lungo periodo fatto di saccheggi e distruzioni.

Altro periodo nero per la penisola è quello dell’invasione dei Turchi che nel 1480 saccheggiarono Otranto uccidendo 800 abitanti (i Martiri di Otranto) le cui ossa sono conservate nella splendida Cattedrale rimasta miracolosamente intatta.

Dopo questo episodio, gli Spagnoli costruirono torri di guardia e sono più di cinquanta quelle ancora presenti lungo la costa e sulle alture.
Insenature suggestive dove si possono ammirarne i resti sono quelle della Torre di Roca, S. Foca e Torre dell’Orso a Marine di Melendugno (nella fotografia), Torre S. Andrea a Otranto e altre ancora verso Leuca.

Importante testimonianza del sistema di difesa fortificato soprattutto dopo la caduta dell’impero romano, viene anche fornita dai castelli tuttora presenti. Un cenno particolare va al Castello di Acaya (Le), ai Castelli di Melendugno, Ugento, Casarano e al Castello aragonese di Otranto.

Nel tempo Lecce divenne una delle città più belle ed importanti per le attività culturali ed artistiche, attirando nobili e studiosi. Ebbe quindi il via il suo aspetto barocco di cui oggi abbiamo le splendide testimonianze in palazzi e chiese uniche nel genere.



ARTIGIANATO
Il Salento vanta un’antica tradizione nel campo dell’artigianato. L’arte più antica è quella della ceramica, di cui molti reperti sono esposti nei musei. In particolare è sviluppata la lavorazione della terracotta per oggetti di uso domestico (vasi, contenitori per vino, olio e per cucinare i legumi) ma anche di giochini come fischietti, campanelle e “pupi” per i presepi.

La produzione di oggetti di cartapesta, risalente al finire del 1600, è rappresentativa della città di Lecce dove si realizzano splendide statue e figure sacre che tutt’oggi sono ancora presenti in tante chiese della regione.

Altre lavorazioni tipiche sono quella della “pietra leccese”, un tufo di colore molto chiaro utilizzata per decorazioni e presente in numerose opere in stile barocco, quella del giunco intrecciato che nasce come produzione di panieri per la raccolta di frutta e per le forme di ricotta e l’arte del ricamo e tessitura di pizzi e merletti, di origine antichissima e grande vanto del Salento.



CUCINA
Povera e semplice, ma ricca di sapore, utilizza prodotti di una terra contadina e si arricchisce con i profumi e i sapori del mare, la varietà è assicurata.

Tipico pane è la puccia, focaccia con le olive nere, e non possono mancare le recchie, famoso primo piatto di orecchiette fatte a mano condite con sughi di ogni tipo; o i ciceri e tria, zuppa di ceci e porri con lasagnette fritte; o le fae e fogghie, fave e cicoria, tutti i piatti di origine antichissima.

Nota speciale meritano i dolci natalizi, i purceddhruzzi (porcellini) e le 'ncarteddhrate (cartellate), la cupeta, sorta di croccante, i mostaccioli, i pasticciotti, e le pastorelle.

Da non dimenticare il vino, che nel Salento ha una tradizione millenaria con più di venti tipi a Denominazione di Origine Controllata.



SAGRE E FESTE PATRONALI
Numerose sono le sagre che permettono una conoscenza della cultura e tradizione del Salento.

Tra le sagre citiamo:

Cannole: Sagra della 'Municeddha' (lumaca) 11-12 e 13 Agosto.
Carpignano: Festa de 'lu Mieru' (vino) 1-2 e 3 Settembre.
Martano: Sagra della 'volìa cazzata' (oliva schiacciata) tra la 2° e 3° decade di Ottobre.
Torrepaduli (Ruffano): Fiera di San Rocco 15 e 16 Agosto con la caratteristica Danza delle spade.


Particolarmente spettacolari sono le feste patronali, più frequenti nel periodo estivo, dove si può ammirare l'arte salentina per i fuochi d'artificio, le luminarie, gli addobbi e le bande musicali, che sono esportati in tutto il mondo. In queste occasioni si possono gustare prodotti gastronomici tipici locali.

Ogni singolo paese ha il proprio Santo Protettore che viene celebrato con grande partecipazione della cittadinanza ma simili sono le caratteristiche di queste manifestazioni sacre che solitamente durano tre giorni: la processione, dove il Santo viene portato a spalla per le vie del paese e accompagnato da canti e preghiere; il concerto bandistico per cui vengono ospitate famose bande di antica tradizione; lo spettacolo dei fuochi pirotecnici che chiudono le festività.

Tra le più importanti e caratteristiche feste patronali da non perderesegnaliamo:

Lecce: Festa di Sant Oronzo, patrono della città, 24-25 e 26 Agosto. Nella foto a destra.

Otranto: Festa dei Santi Martiri 14-15 e 16 Agosto per ricordare la strage dei Turchi nel 1480.
Galatina: Festa dei Santi Pietro e Paolo 28-29 e 30 Giugno dove le donne ballano freneticamente al suono dei tamburelli (Danza delle tarantate).
Carpignano: Festa della Madonna della Grotta 2 e 3 Luglio.


- Daniela
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