Virus e Malware: siamo davvero al sicuro?

In uno studio recente si ha dimostrato che oltre il 50% di tutte le piccole e medie imprese sono state vittime di attacchi hacker almeno una volta. Di queste, il 57% sono state incapaci di recuperare dati e ripristinare i propri sistemi.
del 04/12/14 -

In uno studio recente si ha dimostrato che oltre il 50% di tutte le piccole e medie imprese sono state vittime di attacchi hacker almeno una volta. Di queste, il 57% sono state incapaci di recuperare dati e ripristinare i propri sistemi.

Una realtà che fa riflettere

Anche se, a prima vista, sembra un argomento che non ci interessa da vicino, vale la pena ricordare che solo nel Regno Unito l'87% delle piccole imprese e il 93% di grandi aziende hanno sofferto intrusioni e attacchi: non c'è da scherzare, insomma.

I cyber-attacchi più frequenti

I due tipi di attacchi più comuni riguardano tentativi di phishing (per ottenere informazioni o rubare identità) e i famosi watering hole (abbeveratoi, in italiano).

Un watering hole punta a lanciare ed eseguire malware sui computer delle vittime, infettando un determinato sito web. Come si capisce anche dal soprannome, tali minacce vengono create appositamente per colpire un determinato tipo di pubblico che, appunto, frequenta il sito che funziona da abbeveratorio.

Molti credono, erroneamente, che basta un antivirus per essere protetti da qualsiasi cosa, però uno studio realizzato dagli esperti di Palo Alto Network ha dimostrato che un normale PC protetto da antivirus poteva essere colpito con successo da almeno 26000 tipi di malware del tipo Zero Day.

Ancora peggio se consideriamo i malware nascosti all'interno di siti web:

> In media, un malware perdura online almeno 20 giorni.
> Supera di quattro volte i tempi necessari per rilevare simili minacce via email.

Che differenza c'è tra virus e malware?

I virus semplicemente appartengono alla più amplia famiglia dei Malware. Inoltre un virus è disegnato per auto-duplicarsi ed estendersi.

Per malware intendiamo tutta una serie di codici nocivi che possono includere virus, worms, trojans ed altro ancora.

Il problema è che, oggi, quando ci riferiamo a un virus sappiamo perfettamente che stiamo parlando di una anomalia di carattere informatico. Al contrario, molte persone non comprendono che parlare invece di malware significa trovarsi di fronte a minacce se non più gravi, sicuramente di dimensioni maggiori.

Il malware è ovunque

Le email come fonte di attacco

AppRiver, un'azienda mondiale di soluzioni tecnologiche ed email, pubblicò una statistica allarmante ad inizio anno:

> Una email su 10 è infettata con codice malware.

Si tratta di messaggi che nascondono link a siti web pericolosi, file allegati dannosi ed altre forme di infezione.

Antivirus e precauzioni

Gli esperti sono d'accordo nell'affermare che gli antivirus sono molto efficaci nell'arginare le minacce esterne. Però molte volte la loro configurazione non è adeguata e i casi di infiltrazione possono essere numerosi. Ecco tre regole generali da seguire:

1. Visitare solo siti web sicuri ed evitare link pericolosi.
2. Usare connessioni cifrate quando realizziamo trasferimenti di denaro.
3. Aggiornare sempre l'antivirus.

Come rendere il nostro antivirus più sicuro:

1. Installarlo su ogni dispositivo connesso alla rete.
2. Aggiornarlo di continuo.
3. Veriicare la blacklist con i siti web pericolosi.
4. Configurarlo in modo che analizza ogni file prima della sua apertura o esecuzione o download.

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