Calcio e Caso

Il calcio moderno è legato al caso
del 12/11/14 - di Domenico Verde

Una grossa variabile del calcio di oggi è sicuramente il caso, questa cosa è sicuramente dovuta al fatto che i talenti puri, insomma i geni di questo sport stanno sparendo. Speriamo che ci sia un inversione di tendenza ma la vita che si vive oggi piena di comodità e allo stesso tempo di pressioni per chi dimostra di avere un minimo di dote fa si che questi si perdano per strada e finiscono o nel dimenticatoio o rimangono sulla cresta dell’onda a volte sopravvalutati.

Infatti il calcio è come qualsiasi arte esistente, il genio è anche unito alla sregolatezza e forse tutte queste regole, queste scuole di talenti, tutte queste facilitazioni insomma portano a personaggi bravi, eccellenti ma non superlativi. Tutta questa premessa serve per far capire che non si possono paragonare i campioni di oggi con quelli di ieri, Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar non possono essere mai allo stesso livello di Maradona, Pelè, Di Stefano.

Quelli di oggi si esprimono in contesti di squadre e di gioco che li assecondano, li facilitano ma al di fuori di questi contesti falliscono quasi sempre; quelli di ieri portavano da soli alla vittoria anche squadre non forti, erano trascinatori. Per la verità quest’ultimo concetto vale molto di più per Maradona e per questi in molti lo giudicano il più grande di tutti i tempi.

Oggi ci sono marcature larghe, definite a zona e il 90 per cento dei calciatori sono arrivati dove sono arrivati per puro caso, hanno avuto il procuratore giusto, si sono allenati fisicamente al momento giusto e li ha visti la persona giusta, mi azzarderei a dire che il 90 per cento dei calciatori di Serie A hanno giocatori del loro stesso livello nelle serie inferiori, calciatori che il caso non ha aiutato. Molti risultati di partite di calcio sono definiti dal caso, in verità i risultati a sorpresa o casuali ci sono sempre stati, ma nel calcio moderno si sono accentuati, perchè il caso monta grandi squadre e anche grandi campioni e poi i fatti smentiscono tutto, facendo parlare i cronisti di crisi o di problemi che poi non esistono.

La mia convinzione è rafforzata da alcuni esempi che magari gli spettatori del calcio meno attenti non notano ma che gli addetti ai lavori sanno e molti godono anch’essi economicamente di queste casualità. Potrei iniziare dalla Roma che è sicuramente un’ottima squadra, ma non uno squadrone, così come le casualità ci hanno fatto credere per tutto l’anno scorso; basti analizzare molte partite della scorsa stagione dove ha fatto vittorie schiaccianti a volte derivate da una difesa del risultato a volte molto fortunosa e non proprio per una difesa forte in se, infatti la vera Roma è quella di quest’anno, una squadra battibilissima e anzi uno squadrone non avrebbe mai perso 7-1 in casa anche se con un forte Bayern. Insomma la Roma quest’anno non è in crisi ma è una squadra di alta classifica che non è imbattibile il caso quest’anno ha deciso così. Il secondo esempio che vorrei fare è quello di un calciatore Cavani che nel Napoli sembrava uno dei migliori al mondo e ora ? un ottimo giocatore che non eccelle un gran che sopra gli altri, e poi al mondiale? cosa ha dato?

Infatti il caso ha unito Mazzarri e Cavani e da li le fortune di entrambi, il Matador prima di sbarcare a Napoli quanti gol segnava? pochi, a Napoli si giocava con una punta che era Cavani, si verticalizzava in fretta con tagli verso il centro che esaltavano le doti dell’attaccante e così tanti gol. Ma qualcuno ricorda le partite in cui il gioco del Napoli non ingranava? e mai Cavani se la squadra andava male ha risolto la partita, tecnicamente non è superlativo e il Napoli ha fatto un affare anche a venderlo visto che è arrivato Higuain. Mi limito a fare questi esempi che comunque rendono il concetto.

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