Application Modernization: strategie di innovazione

L’application modernization, chiamata anche software modernization, è il percorso progettuale che permette di modernizzare i sistemi informatici avvalendosi di tecniche diverse e gradualmente complesse, a seconda delle esigenze del singolo cliente.
del 15/02/24 -

L’application modernization, chiamata anche software modernization, è il percorso progettuale che permette di modernizzare i sistemi informatici avvalendosi di tecniche diverse e gradualmente complesse, a seconda delle esigenze del singolo cliente.

Molte aziende pensano che l’unica soluzione di fronte a un software datato e scritto in linguaggi obsoleti sia la sua sostituzione, ma non è così! La sostituzione di un applicativo oltretutto comporta enormi disservizi, interruzione dei servizi e processi core di un’azienda e un alto rischio di perdita di dati. Investire in un nuovo software, che sia a pacchetto o personalizzato, potrebbe essere una scelta avventata: meglio valutare in prima battuta un progetto di modernizzazione e rifacimento dell’applicativo.

Questa valutazione dev’essere seguita da un partner tecnologico competente che, da partendo da un’analisi puntuale e completa dello scenario applicativo, riesca a produrre un documento di assessment tecnologico, dentro il quale sia contenuta la descrizione dello scenario AS-IS e una panoramica sugli interventi consigliati per raggiungere gli obiettivi e quindi uno prospetto dello scenario TO-BE.

L’analisi e la stesura di una roadmap è fondamentale perché i progetti di modernizzazione devono essere necessariamente calati nel singolo contesto: il partner tecnologico deve individuare le esigenze del cliente, le lacune tecnologiche presenti, interiorizzarne gli obiettivi e solo in seguito individuare il percorso progettuale adatto a raggiungerli. Sotto il termine modernizzazione applicativa, infatti, ci sono numerosi interventi possibili, dalla “pulizia” del codice fino alla completa riscrittura e riorganizzazione.

Cerchiamo di elencare e descrivere le principali strategie di application modernization:


  1. Refactoring del codice: il team di sviluppatori si concentra sull’ottimizzazione del codice, eliminando eventuali ridondanze, riducendone la complessità così da renderlo più facilmente manutenibile e più sicuro;

  2. Replatforming dell’applicativo: in questo caso, l’applicativo viene spostato su una nuova piattaforma di runtime, in particolare si procede alla containerizzazione del software. Questo permette di raggruppare tutti i componenti e le dipendenze di un’applicazione in un singolo contenitore isolato, detto container che è caratterizzato da una serie di vantaggi. Innanzitutto, è replicabile ed eseguibile ovunque; essendo completo non necessità di nessun processo di installazione ed è possibile crearlo e distruggerlo in pochi secondi; un’applicazione containerizzata è isolata perciò non influenza gli altri applicativi. Inoltre, migrare le applicazioni in container è uno dei requisiti per poter passare al cloud;

  3. Rearchitecting: coinvolge la riprogettazione dell'architettura dell'applicazione per renderla più efficiente, scalabile, resiliente o adatta a nuove esigenze. La maggior parte delle applicazioni legacy si basa su un’architettura monolitica ossia una singola unità centralizzata che racchiude in sé tutti i componenti necessari all’espletamento delle funzionalità per cui è stata sviluppata, rilasciata in un unico pacchetto. Per superarne gli svantaggi, si procede normalmente al passaggio a un’architettura distribuita e modulare, come quella a microservizi;

  4. Rebuilding: la ricostruzione dell'applicazione da zero utilizzando nuove tecnologie, linguaggi di programmazione o architetture. A differenza del refactoring, che si concentra sulla riorganizzazione del codice sorgente esistente senza cambiarne il comportamento esterno, il rebuilding comporta la scrittura di nuovo codice per sostituire completamente il sistema software esistente. Un progetto di rebuilding permette di utilizzare tecnologie più recenti, eliminare il debito tecnico e ottenere un sistema più efficiente e scalabile. Questa tipologia di progetto richiede un investimento significativo di tempo, risorse e competenze ma permette di adottare tecnologie più moderne e recenti, come nuovi linguaggi di programmazione, framework, librerie o piattaforme cloud.


Modernizzare gli applicativi significa inoltre adottare metodologie di sviluppo più moderne e veloci come il DevOps. L'integrazione di pratiche DevOps permette di automatizzare e migliorare il ciclo di vita dello sviluppo e del rilascio delle applicazioni, accelerando i tempi di rilascio e migliorando la qualità del software. A questo è possibile unire best practice per la sicurezza degli applicativi (paradigma DevSecOps): un approccio alla sicurezza del software che mira a integrare la sicurezza in modo continuo e automatizzato in tutte le fasi del ciclo di vita dello sviluppo e distribuzione del software, per garantire che il software sia protetto da vulnerabilità e minacce di sicurezza.

L’utilizzo di strumenti di monitoraggio dei log e delle performance permette ai team di avere sotto controllo l’applicativo, in perfetta ottica observability.

L’application modernization, infine, permette di rendere i propri applicativi cloud-ready ossia progettati e sviluppati con caratteristiche specifiche che ne consentono una facile adozione, scalabilità, gestione e affidabilità all'interno di un ambiente cloud.

Per approfondire l’application modernization, vi consigliamo questo articolo di blog di Omnia Group, azienda di consulenza informatica e sviluppo software di Sesto Fiorentino.

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