Gli acufeni, un approccio multidisciplinare

Anna Cantagallo – Gli acufeni, un approccio multidisciplinare
del 21/01/16 -

Anna Cantagallo – Gli acufeni, un approccio multidisciplinare

Viene generalmente definito acufene (o tinnitus in latino e inglese) il disturbo per cui il paziente percepisce rumori “fantasma”, sotto diversa forma (fischi, ronzii, fruscii, crepitii, soffi, pulsazioni ecc.) in un orecchio, in entrambi o, in generale, nella testa.
Tali rumori possono risultare fastidiosi a tal punto da influire sulla qualità della vita di chi ne soffre. Infatti possono interferire con la vita di relazione, il ritmo sonno-veglia, le attitudini lavorative, il livello di attenzione e concentrazione, la regolazione delle emozioni, inducendo o molto più spesso potenziando stati ansioso-depressivi preesistenti (Erlandsson, 2000).
Ove non regrediscano entro i primi mesi dalla loro insorgenza, vi è la possibilità che gli acufeni, se non si curano con una terapia adeguata, persistano negli anni successivi, divenendo cronici a tutti gli effetti. Un approccio medico e psicologico rappresenta il trattamento d’elite in questo genere di disturbi, la dottoressa Anna Cantagallo mette a disposizione la sua esperienza nel campo della medicina e delle neuroscienze per un approccio innovativo ed efficace.
Oggi le principali risorse per la cura dei sintomi dell’acufene sono rappresentate, oltre che dai trattamenti farmacologici mediante neurofarmaci e da trattamenti che mirano alla risoluzione dell’idrope cocleare (efficaci ovviamente solo quando questo sia il meccanismo all’origine dell’acufene), dai trattamenti di terapia cognitivo-comportamentale (Cognitive – Behavioral Therapy, CBT). L’efficacia della CBT nel trattamento dell’acufene è stata largamente dimostrata anche all’interno di trials clinici randomizzati e questo intervento viene ad oggi considerato tra i principali per questa patologia (Kröner-Herwing et al., 2003; Hiller et al., 2005; Kaldo et al., 2008; Hesser et al., 2011). Tra le CBT la più nota ed applicata nella cura dei sintomi dell’acufene è la Tinnitus Retraining Therapy – TRT, che combina arricchimento sonoro e psicoterapia per favorire l’abituazione al rumore. La TRT richiede un periodo di 18-24 sedute per il suo pieno svolgimento. Il pacchetto di intervento per la cura dei sintomi dell’acufene prevede:

INFORMAZIONE DEL PAZIENTE E CONTESTUALIZZAZIONE (2 INCONTRI) : il paziente viene informato riguardo la patologia e le caratteristiche peculiari della patologia sul paziente vengono analizzate dal paziente con il terapeuta.
– ANALISI FUNZIONALE DEI FATTORI CHE INFLUENZANO IL FASTIDIO DELL’ACUFENE (2 INCONTRI): fattori medici e psicosociali, abitudini di vita e modalità di ragionamento che possono influire sulla patologia vengono analizzati.
– CONSIGLI PER IL RIMEDIO DELLA PERDITA DELL’UDITO (2 INCONTRI): per quanto possibile al paziente vengono consigliate strategie comportamentali da utilizzare, oltre all’apparecchio acustico, per migliorare il proprio udito. Se il paziente lo desidera, possono essere coinvolti in questa fase anche i familiari del paziente.
– USO DI STRATEGIE AMBIENTALI DI ARRICCHIMENTO DEL SUONO (2 INCONTRI): la TRT viene utilizzata per facilitare “l’assuefazione” al rumore. Vengono utilizzati a questo fine nastri, CD, ma soprattutto vengono analizzate le fluttuazioni del rumore e il rischio associato con il cercare di mascherare il rumore stesso.
Oltre all’utilizzo della strategia di arricchimento del suono è importante che il paziente impari a gestire anche la situazione di silenzio, che costituisce un altro problema.
– RILASSAMENTO (2 INCONTRI): al paziente viene gradualmente insegnato a rilassarsi in modo rapido e ad ottenere l’autocontrollo sul proprio corpo e sugli stati mentali (es. lo stress). Vengono inoltre introdotte tecniche di immaginazione (es. immaginazione di una spiaggia).
– RISTRUTTURAZIONE DEL PENSIERO (2 INCONTRI): il paziente viene aiutato ad identificare il contenuto dei suoi pensieri e apprende come cambiare o controllare i pensieri descritti usualmente come inutili o inaccurati. Nel cambiamento delle convinzioni e dei pensieri è importante lavorare verso l’accettazione dell’acufene e promuovere l’idea che l’acufene non vale tutta l’attenzione che riceve. Durante le fasi successive può essere utile lavorare sulla reinterpretazione dell’acufene in qualcosa di più piacevole.
– CONTROLLO DELLE REAZIONI EMOTIVE (2 INCONTRI): molto spesso il paziente ha delle reazioni emotive, soprattutto di paura ed evitamento, di fronte all’acufene. La paura e l’evitamento non possono solo portare ad una visione negativa dell’acufene, ma reazioni emozionali forti possono anche evolvere in attacchi di panico quando il paziente cerca di fuggire dall’acufene.
– TRAINING PER I DISTURBI DI CONCENTRAZIONE (2 INCONTRI): i problemi di concentrazione sono spesso una fonte di grande angoscia per il paziente con acufene, e hanno bisogno di essere trattati attraverso metodi per migliorare le capacità attentive del paziente.
– IGIENE DEL SONNO, TEMPO: i metodi per il trattamento dei disturbi del sonno vengono personalizzati in base alle esigenza del singolo paziente.
– CONSIGLI PER LA PREVENZIONE DELLE RICADUTE (2 INCONTRI): l’obiettivo è rafforzare la resistenza del paziente a possibili ricadute di fronte agli effetti intrusivi dell’acufene; inoltre vengono pensate con il paziente delle strategie da attuare nel momento in cui l’acufene dovesse peggiorare (es. tornare al training di rilassamento o ad utilizzare le strategie di arricchimento del suono).

Se soffri di questo disturbo non esitare, Anna Cantagallo e il suo staff saranno a tua disposizione anche solo per chiarimenti ed informazioni.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
LifeIsWeb Co. Ltd
Responsabile account:
Giovanni Zappalà (titolare)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 263151