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Zero su cinque, il basket italiano non sa più vincere in Europa

Tutte sconfitte le squadre italiane che in settimana hanno giocato in Eurolega ed Eurocup. Tra i motivi, il gap di talento e la poca convinzione di poter far bene contro squadre più forti
del 10/11/14 -

Cinque trasferte, cinque sconfitte. E un bilancio complessivo che parla di 5 vittorie su 20 partite disputate tra Eurolega ed Eurocup. Che cosa succede alle squadre italiane in Europa? Parlare ancora una volta del gap che c'è tra il nostro basket e quello degli altri paesi sarebbe opportuno, ma non esaurirebbe il discorso. Perché mentre le squadre italiane annaspano, alcune squadre sulla carta più deboli delle nostre trovavano gloria contro avversarie ben più quotate.

Il caso del Cedevita Zagabria, capace di espugnare il campo dei campioni d'Europa del Maccabi Tel Aviv, o del Turow, che conquista la prima storica vittoria contro il Bayern Monaco, devono far riflettere un movimento che un po' troppo spesso dimostra di non essere competitivo.

Impossibile generalizzare, è chiaro. C'è sconfitta e sconfitta e c'è modo e modo di uscire battuti. È il caso di Sassari, ad esempio, che non ha ancora le armi per poter competere contro una corazzata come il Real Madrid, costruito per arrivare fino in fondo. Oppure quello della Virtus Roma, che è incappata nella prima sconfitta continentale a Praga, cedendo al Cez Nymburk solo dopo tre tempi supplementari e dopo aver sciupato una valanga di occasioni per portare a casa il match.

Senza generalizzare, basterebbe vedere la disfatta dei campioni d'Italia di Milano sul campo del Panathinaikos, che è squadra forte e ben allenata, ma non è più lo squadrone di qualche anno fa, contro il quale era impensabile di fare risultato. Eppure l'EA7 - che resta la squadra italiana più attrezzata di tutte - ha fatto una figuraccia, restando in partita poco più di 15', flirtando a lungo con il trentello di svantaggio e, soprattutto, dando l'immagine di una resa incondizionata.

La partita dell'Olimpia è stata negativa sotto tutti i punti di vista, una di quelle gare che ogni tanto capitano, in cui tutto gira in modo negativo. Il problema è che il numero di queste seratacce continua a salire vertiginosamente: con tutti i se e i ma del caso, i 115 punti incassati da Sassari sono un'enormità. E che dire del parziale di 30-6 con cui la Grissin Bon ha chiuso il primo quarto sul campo del CAI Saragozza?

Insomma, è difficile capire come quello italiano sia "un basket in salute", parafrasando le frasi pronunciate qualche giorno fa da Petrucci, numero uno della Federbasket. Piuttosto, l'impressione è che la nostra pallacanestro sia da tempo ricoverata in cerca di capire quali siano i mali che l'attanagliano, a livello sportivo ma non solo. Le risposte tardano ad arrivare, i rimedi pure. Le sconfitte, invece, no: quelle continuano ad arrivare con una regolarità impressionante.



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