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Ritorno in Italia del funk-punk "gotico" dei Killing Joke

ZR Music Factory e Live Nation, presentano il grande ritorno della band che ha posto le basi per la nascita della musica industrial. Il 16 novembre a Bologna non perdetevi i Killing Joke di Jaz Coleman. 
del 09/11/16 -

Lo scorso ottobre hanno pubblicato "Pylon", adesso i KILLING JOKE tornano on the road dopo un bel po' di tempo per un tour che li vedrà suonare su tre palchi italiani. La band, capitanata dall'estroverso Jaz Coleman, si esibirà a novembre a Milano, Roma e Bologna presso il Club ZR, in occasione del "The Great Gathering Tour”. Tre concerti imperdibili per gli amanti delle sonorità industriali e sperimentali. I KILLING JOKE hanno scritto le pagine più importanti della musica alternativa - impossibile mancare!

* Note Bio:
Quasi vent'anni prima del successo mondiale dei Nine Inch Nails, nascono in Inghilterra i Killing Joke, massimi ispiratori della "danza apocalittica" di Trent Reznor. La band si forma nel 1979 e annovera il cantante Jaz Coleman, il batterista Paul Ferguson, il chitarrista Geordie e il bassista Martin "Youth" Glover. Emuli dell'art rock nevrotico dei Pere Ubu, ma anche del dark-punk spettrale di Siouxsie and The Banshees, i Killing Joke danno vita a tre singoli dirompenti, che li portano alla ribalta nella scena underground britannica. "Are You Receiving" risente ancora dell'onda lunga del punk, mentre l'ossessiva "Requiem" e la robotica "Wardance" mettono subito in luce la peculiarità del loro sound. Un sound da incubo post-industriale, costruito su tessuti elettronici distorti, sulla cadenza meccanica del basso e sul canto gridato e angosciante di Coleman. Liriche funeree e desolate completano il quadro. 

L'album d'esordio Killing Joke (1980) è la sublimazione di questo stile, in bilico tra hard-rock e new wave, punk e gothic-rock. La sua violenza nasce da un connubio tra martellanti suoni dance, strati di puro rumore industriale e punk metallico, sconquassati da feroci percussioni tribali e combinati con melodie semplici, nello stile della new wave più classica.
Le sonorità violente e metalliche degli esordi si stemperano progressivamente in canzoni pop-dark con cadenze sempre più ballabili, seppur immerse sempre in atmosfere gelide e depresse.

Nel corso di alcuni decenni hanno il grande merito di essere diventati il gruppo di riferimento di un'intera generazione di band, dai Nine Inch Nails ai Ministry, passando per Deftones e Korn. Il loro stile "apocalittico", generato dall'ibridazione tra new wave d'oltre Oceano (Pere Ubu) e futurismo d'oltre Manica (Throbbing Gristle, Ultravox), ha contagiato non solo la scena industrial, ma anche quelle dark-wave e noise-rock, rivelandosi una delle formule più influenti della storia del rock britannico. Autentici traghettatori dal punk e dalla new wave verso il rock moderno, gli ideatori del "gioco che uccide" sono riusciti a incassare dalla storia ciò che le vendite dei dischi (e talvolta anche i pregiudizi di certi critici) hanno loro a lungo negato. 

Nel 2015 Pylon chiude la trilogia cominciata con "Absolute Dissent", tirando in un certo senso le fila dell'operazione. Il disco, grazie ad una migliore qualità nella scrittura, restituisce i tratti distintivi di una band di nuovo in salute e riassume anche trentacinque anni di carriera discografica.
Pylon riesce laddove i due dischi precedenti hanno stentato, pur non aggiungendo nulla a quanto sappiamo di Coleman e soci.

Prezzo del biglietto in prevendita: €30,00+d.p.
Prezzo del biglietto in cassa la sera dello show: €35,00
Biglietti in vendita su www.ticketone.it
Ingresso Riservato ai soci Arci/Uisp.

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* Le note biografiche sono tratte dall’articolo “Killing Joke” il funk-punk delle catacombe di Claudio Fabretti, Mauro Roma.



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