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OBE & PHD presentano Breakfastories: storie in grado di cambiare il mondo, in un mondo cambiato

L’Osservatorio Branded Entertainment, in partnership con PHD, lancia le «colazioni digitali», ciclo di appuntamenti per raccontare come cambia la narrazione dei brand ai tempi del Covid-19.
del 09/06/20 -

Milano, 8 giugno 2020 – OBE - Osservatorio Branded Entertainment, l’Associazione che studia e promuove la diffusione sul mercato italiano del branded content & entertainment come leva strategica per la comunicazione integrata di marca, in partnership con PHD Media Italia, agenzia media di comunicazione e marketing di Omnicom Media Group, presenta Breakfastories, ciclo di appuntamenti per raccontare come cambia la narrazione di marca ai tempi del Covid-19 e come i brand, oggi più che mai, siano chiamati a ricercare autenticità, efficacia e connessione con le proprie audience.

A partire dal 9 giugno, tutti i martedì mattina, dalle 09.30 alle 10.30, OBE e PHD accompagneranno comunicatori e aziende alla scoperta di una nuova fase comunicativa, in cui lo story-doing vince sulla narrazione fine a se stessa e quotidianità, valori e «contenuto» tornano a essere le notizie più ricercate dalle persone. Le interviste, condotte dal giornalista Giampaolo Colletti e trasmesse sulle properties social di OBE e di PHD, puntano alla costruzione di un percorso condiviso, fatto di riflessione e confronto, con tutti i rappresentanti della filiera, che culminerà martedì 30 giugno con il Summit di OBE, appuntamento annuale con tutta la industry del Branded Entertainment.

Primo incontro, martedì 9 giugno, con “Voci che fanno la differenza”, focus sulla «voce». Negli ultimi anni si sono, infatti, moltiplicate le campagne di brand costruite e veicolate in modalità podcast, perché è la voce che anima in maniera sempre più rilevante gli smartphone dei consumatori: quasi 7 fruitori su 10 memorizzano meglio prodotti e offerte commerciali quando vengono menzionati all’interno del contenuto-audio. E sempre la voce è la protagonista indiscussa di numerosi spot eroici ed emozionali.
Ospiti dell’appuntamento di domani, dunque, Raffaella Lebano, Vice Secretary-General Markets Development and Expansion Director di ActionAid Italia, Alessio “Pinuccio” Giannone, Creator e Cofondatore di Mentre, società di produzione di podcast, e Giuseppe Mayer, Co-fondatore Antifragile e autore di “Branding by Design”.

Martedì 16 giugno, invece, appuntamento con “New Normal: Il nuovo cielo in uno schermo”: con il lockdown e la lenta ripartenza, i consumi TV si sono triplicati e gli analisti del MIT Technology Review hanno definito il periodo «il tempo del New Normal». Nuove quotidianità ricostruite, alternative virtuali interamente ripensate, per una normalità che non tornerà più come l'abbiamo conosciuta. Così le marche reinventano linguaggi, gli influencer si trasformano in attivisti, i consumatori diventano ancora più connessi. Commenteranno insieme la «new normality» Paola Bisi, Communication Director Accademia La Scala, e Fiorella Passoni, AD Edelman Italia.

Ultimo appuntamento prima di OBE Summit, martedì 23 giugno, con “Personal branding: ci fidiamo più di un volto che di un logo?”. Operatori a confronto su un nuovo trend che va affermandosi in maniera significativa: il personal branding si evolve e diventa «leader-activism», con conseguente diffusione di nano-influencer, risorse interne all’azienda che si trasformano in veri e propri testimonial del brand. Così le marche decidono di esporre sui social le loro guide e «metterci la faccia», con tutte le cautele del caso e con tempistiche di interazione decisamente più rapide rispetto alle conversazioni di un tempo.

“L’Osservatorio Branded Entertainment è da sempre impegnato nell’intercettare i trend di mercato e i cambiamenti che si realizzano all’interno della industry e nei comportamenti dei consumatori: è il modo più efficace per dare valore ai nostri Associati, offrendo una visione e un’analisi privilegiate. – dichiara Anna Gavazzi, Direttore Generale di OBE – In questo approccio si inserisce la decisione di condividere con PHD e tutto il mondo della comunicazione cosa abbiamo potuto osservare in questi ultimi mesi e a cosa ci porterà il futuro per il branded entertainment. Siamo consapevoli che la realtà cui stiamo andando incontro non tornerà mai come quella che vivevamo e conoscevamo prima dell’emergenza, e che le esigenze delle persone e dei brand si sono rivoluzionate in modo inaspettato. Per questa ragione vogliamo supportare le aziende offrendo nuovi punti di vista, in funzione di una consapevolezza sempre più condivisa anche dai brand: l’unico mezzo per dialogare, oggi, con le proprie audiance è cambiare il proprio modo di raccontarsi”.

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