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MSTC2011: Gli italiani parlano (e scrivono) di tecnologia in tutto il mondo

Concluse le Microsoft Technical Conferences. In tre giorni 500 partecipanti e 50 speaker per 108 sessioni tecniche. Molti relatori italiani che hanno tenuto sessioni sono formatori di fama internazionale e autori di manuali tradotti in tutto il mondo. Speaker anche da altri 6 paesi. Gli organizzatori:“Unire competenze diverse è vincente”. Dal 15 maggio i video su technicalconferences.it
del 05/05/11 -

Milano – Si sono concluse giovedì 21 aprile, al MIC di Milano, le Microsoft Technical Conferences 2011, il più grande evento dell’anno rivolto ai professionisti italiani dell’IT, che lavorano con prodotti Microsoft.
In tre giorni oltre 500 persone (per il 30% liberi professionisti e per il 70% addetti di reparti IT provenienti dalle imprese) hanno potuto seguire ben 108 sessioni tecniche, divise in tre conferenze “verticali”: SharePoint & Office Conference, SQL & Business Intelligence Conference e, per la prima volta in Italia, la Unified Communications & Collaboration Conference.

Fin d’ora è possibile iscriversi sul sito www.technicalconferences.it (le registrazioni sono già aperte) per acquistare on-line il diritto di visionare le sessioni. A partire dal prossimo 15 maggio si potranno ottenere a un prezzo particolarmente vantaggioso le registrazioni video integrali di tutte le sessioni delle Microsoft Technical Conferences e potranno essere scaricati dal sito tutti i materiali (slide, documenti, ecc) presentati durante le conferenze.

Le prime valutazioni dell’evento, ancora ovviamente parziali, sono positive. Il numero di partecipanti è cresciuto di circa 100 unità, rispetto alle scorse edizioni e – pur restando ancora lontano dai conteggi di eventi analoghi che si svolgono in altri paesi – conferma sicuramente la crescente autorevolezza che le conferenze stanno acquistando presso il pubblico degli addetti al settore.

Anche le sessioni tecniche sono aumentate, sia di numero, che per complessità e ampiezza degli argomenti trattati. Hanno spaziato dalle sessioni “introduttive”, quasi tutte nella giornata di apertura (martedì 19 aprile), a quelle specialistiche, attraverso ben 5 gradi di complessità.

Il dato forse più significativo, però, è la composizione del panel di speaker, che hanno dato vita alle sessioni. La larga maggioranza (oltre l’80%) era composta da italiani, che hanno gestito sessioni di tutti i livelli, con grande successo. Molti di loro, oltre ad essere in genere consulenti per grandi aziende internazionali, tengono regolarmente conferenze tecniche in Europa e negli Stati Uniti. Quasi tutti sono autori di libri e manuali conosciuti e utilizzati in tutto il mondo o curano blog seguiti da migliaia di persone di tutte le nazionalità.
Per questo motivo, nella fase del book signing, durante l’ora di pranzo della seconda giornata, tra i partecipanti sono stati in molti a saltare l’appuntamento con le lasagne o i formaggi tipici (questi si, molto “nostrani”), per fare la fila davanti alla libreria interna all’evento e farsi autografare, dagli italiani, libri tecnici quasi sempre scritti in inglese e dai titoli lunghissimi (ad es: “PowerPivot for Excel 2010: Give Your Data Meaning” o “Programming Microsoft LINQ in .Net4” , quest’ultimo tradotto in 8 lingue).

“L’integrazione tra competenze ed esperienze differenti è uno dei valori aggiunti delle Technical Conference”, ha detto Paolo Pialorsi, Conference Business Manager di EventHandler, la società che ha organizzato l’evento. “L’attenta selezione degli speaker,ci permette di avere un panel di professionisti tra i migliori del mondo e quindi di offrire ai partecipanti una formazione veramente di altissimo livello, con sessioni che analizzano davvero lo delle tecnologie Microsoft del momento. Questo fa delle Microsoft Technical Conferences”, ha concluso Pialorsi, “l’evento più importante dell’anno nel panorama italiano, sia per temi trattati che per numero di partecipanti e di sessioni. E quindi costituisce un’occasione unica, anche per gli speaker, di confrontarsi e collaborare con i loro colleghi internazionali, (nel panel composto da oltre 50 relatori, erano presenti anche belgi, croati, tedeschi, sloveni, israeliani, e americani. NdR). E per farlo, una volta tanto, i nostri non hanno dovuto spostarsi dall’Italia!”.

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