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La Regione Lazio anticipa barterforgood.com, il progetto di Marco Melega che stimola le donazioni di merci ai fini di solidarietà.

Lo sviluppo dell’e-commerce porta ad affrontare il problema dei resi e dei beni invenduti. Amazon tra il 2017 ed il 2019 ha distrutto oltre 100.000 prodotti nuovi al mese. La Regione Lazio il 21/02/19 ha anticipato il progetto barterforgood.com approvando un emendamento con l’obiettivo di favorire la riduzione degli sprechi legati alla distruzione dei resi. Nonostante la legge 166/2016 favorisca fiscalmente la donazione di merce a fini di solidarietà sociale.
del 18/03/20 -

barterforgood.com è un progetto buono, a sostegno dell’attuale emergenza sanitaria. Ma di questo ne abbiamo già parlato. Ciò che sfugge ai più è la comprensione delle implicazioni effettive dell’iniziativa.
Nel 2019 il segmento delle vendite e-commerce ha subìto un incremento del 18,4% (fonte Istat) rispetto all’anno precedente. Statistiche, queste, completamente stravolte dall’avvento del Coronavirus, cha ha spinto il canale fino ad un aumento delle performance riscontrato in un +80%.

Ma vi è un problema, che rappresenta l’altra faccia della medaglia delle vendite on-line, divenuto negli ultimi anni sempre più serio: i resi danneggiati ed i beni invenduti.
La politica del reso, che rappresenta un punto di forza delle aziende che vendono sul web, si rivela una pratica che porta ad effetti rovinosi sull’ambiente.
Le aziende di e-commerce trovano in effetti molto più conveniente distruggere i prodotti resi da clienti o che restano in giacenza invenduti, anziché ricollocarli in vendita su altri canali.
Solo il colosso di Seattle, Amazon, tra il 2017 ed il 2019 ha portato al macero circa 100.000 prodotti nuovi al mese, come dimostrato dalla sapiente inchiesta giornalistica del sito manitese.it,

In questo contesto si è attivata la Regione Lazio, che lo scorso 21 Febbraio ha approvato un emendamento alla legge di Bilancio con l’obiettivo di favorire la riduzione degli sprechi legati alla distruzione dei resi danneggiati e dei beni invenduti. “C'è un problema di impatto ambientale, perché questa merce diventa rifiuto, e di opportunità perse, perché si tratta di beni che potrebbero essere utili per fini sociali e che invece vanno a finire al macero", ha dichiarato a fanpage.it lo scorso 21 Febbraio il consigliere regionale on. Alessandro Capriccioli che ha firmato l’emendamento.

Con questo provvedimento la Regione Lazio, attraverso una serie di protocolli appositamente implementati, si propone di inserirsi nel processo che porta alla macerazione delle merci, favorendo il passaggio a titolo gratuito dei beni invenduti o danneggiati a fini di solidarietà sociale, ad enti pubblici o no profit.

L’on. Capriccioli ha così anticipato il progetto di Marco Melega, che in ogni caso appare allineato alle medesime logiche. La differenza sostanziale sta nella potenziale utenza a cui quest’ultimo si rivolge. Barterforgood.com di fatto estende l’invito a donare merci non solo alle realtà distributrici che fanno e-commerce e presenti in una sola Regione, bensì a qualsiasi impresa italiana che abbia cespiti, resi, giacenze di magazzino, merci difettose e quant’altro debba essere smaltito e/o svalutato in bilancio.

“Il momento non tollera l’inerzia e lo spreco. Tutti sono chiamati al senso di responsabilità. Non vi è nulla di più appagante che tramutare uno spreco in un dono che vada a favore della propria salute e dell’ambiente” afferma Melega, ideatore dell’iniziativa, a capo del gruppo omonimo.

Barterforgood.com nel frattempo sta proseguendo nella propria campagna di sensibilizzazione verso le aziende, raggiungendo una raccolta di donazioni per un valore in merci di 800.000 euro.

“E’ un progetto nato dal cuore, dalla volontà di contribuire alla situazione di emergenza sanitaria che sta vivendo l’Italia a causa della pandemia del Covid-19” dichiara l’imprenditore bresciano, attento anche all’impatto fiscale che le donazioni possono avere sui conti economici delle imprese.

Barterforgood.com infatti rimanda alla legge 166/2016, nata con la Finanziaria 2016, nell’intento di ridurre gli sprechi di prodotti nelle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione di merci, attraverso il loro recupero e la donazione a fini di solidarietà sociale.

Una norma che agevola e stimola le azioni “pro-bono” con le seguenti 3 deliberazioni:
1. è stato incrementato a 15.000 euro il limite del costo dei beni gratuitamente ceduti oltre il quale occorre inviare la prescritta comunicazione all’Amministrazione Finanziaria per poterli consegnare;
2. è stato ampliato il novero dei soggetti beneficiari delle cessioni, comprendendo anche enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche e solidaristiche e che, in attuazione del principio di sussidiarietà e in coerenza con i rispettivi statuti o atti costitutivi, promuovono o realizzano attività d’interesse generale;
3. è stato previsto che per le cessioni di beni alimentari facilmente deperibili si è esonerati dall'obbligo di comunicazione.

Risulta quindi evidente la presenza delle condizioni per favorire il progetto. Ora dovremo solo attendere gli sviluppi ed i riscontri che darà il mercato a barterforgood.com di cui iniziano a circolare gli hashtag simbolo dell’iniziativa #liberatidiunpeso #faidelbene.
In questo caso liberarsi di un peso, conviene anche.



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