Indagine CGM HEALTH MONITOR: Tosse, MMG e pediatri divisi

Risultati dell’indagine CompuGroup Medical Italia in collaborazione con il Sole24Ore Sanità.
del 10/07/12 -

Il sintomo della tosse è attribuito troppo spesso all’asma e si trascura la prevenzione. E’ questo lo scenario che vien fuori dall’ultima indagine CGM Health Monitor.

L’ultima indagine Health Monitor - alla quale hanno risposto nel mese di maggio 987 medici delle cure primarie (800 Mmg e 187 Pediatri) - evidenzia come troppo spesso la tosse associata all’asma ma non a tutto un range di patologie che richiederebbero maggiore prevenzione.

Età del paziente, ma anche specializzazione del medico fanno spesso la differenza e tra Mmg e Pediatri; la maggiore concordanza di diagnosi c’è nel bambino con tosse in età prescolare: per oltre la metà di medici si tratta di asma bronchiale.

I risultati di questo sondaggio sono stati sottoposti anche all’attenzione del dott. Alberto Tozzi, coordinatore area di ricerca malattie multifattoriali e fenotipi complessi all’ospedale Bambino Gesù di Roma. Secondo lui: “Dal sondaggio emergono due aspetti: il primo è l’eterogeneità delle scelte che non sempre concordano con l’epidemiologia delle malattie indicate. Il secondo è la scelta frequente di non approfondire il sintomo con esami diagnostici. Esiste una certa tendenza a sospettare l’asma in caso di tosse di lunga durata mentre altre diagnosi possibili, come la pertosse, sono poco considerate soprattutto negli adulti. Per questa patologia esiste una evidente scarsa percezione dell’impatto reale che invece potrebbe essere rilevante. Dato il ruolo di sorgente di infezione che l’adulto spesso ha nei confronti dei lattanti non vaccinati, emerge la necessità di aumentare la sensibilità diagnostica per meglio supportare la raccomandazione di un richiamo vaccinale per la pertosse nell’adulto”.

Il sondaggio mette in evidenza anche come per gli esami diagnostici l’approccio è simile tra Mmg e Pediatri. Nell’adulto l’esame più richiesto è la radiografia del torace (40-80% dei casi). Nel bambino l’approccio per circa il 25% dei medici è di tipo non invasivo con diagnosi senza esami e chi decide di farli si orienta verso la radiografia del torace nel 25% dei casi oppure test più specifici come i test cutanei per allergia se il sospetto è l’asma o esami per la diagnosi di pertosse. Diversa l’interpretazione in base all’età. Nel lattante per due medici su tre la diagnosi è tra due patologie, pertosse e bronchiolite, ma con frequenza inversa: più del 40% dei pediatri pensa prima alla pertosse, mentre più del 40% dei Mmg alla bronchiolite. Il reflusso gastro-esofageo è un’altra patologia sospettata in età pediatrica: pediatri e Mmg la sospettano entrambi all’11% nel lattante, ma soprattutto con frequenza maggiore in età prepuberale. In questa fascia di età infatti è considerato il primo responsabile della tosse da più del 40% dei Mmg e quasi il 30% di pediatri che pensano però anche a pertosse e sinusite in circa un quarto dei casi. Nell’adulto cambia lo spettro di patologie sospettate. Bpco, bronchite e neoplasia polmonare rappresentano nel loro insieme circa tre quarti delle ipotesi diagnostiche per la tosse per Mmg e pediatri. Nel giovane invece laringotracheite, asma e bronchite sono causa della tosse per tre Mmg su quattro e per più della metà dei pediatri; prima di queste cause però per un pediatra su quattro c’è la pertosse, a cui pensa invece meno del 10% dei Mmg.

Il dettaglio di tutte le risposte all’indagine è liberamente consultabile sul sito del progetto CGM-Health Monitor all’indirizzo: www.cgm-healthmonitor.it.



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