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In Italia e-commerce a +18,5% tra ritardi e crescita: è questa la vera ricetta anticrisi?

Questo è il dato che emerge dalle stime comunicate dall’Osservatorio e-commerce del Politecnico di Milano all’e-commerce forum svoltosi ieri a Milano. Il giro d’affari stimato per il 2012 arriva a 9,5 miliardi di euro con una crescita del 18,5%. Un settore in continua crescita, ma in ritaro rispetto al resto dell’Europa.
del 18/05/12 -

Il mercato e-commerce Italiano sembra la vera ricetta anticrisi di questo primo trimestre 2012: crescono dell’11% gli utenti attivi online rispetto all’anno precedente. Cresce anche l’export, 21% in più, soprattutto per quanto riguarda turismo e abbigliamento.
Ma non è tutto oro quello che luccica: nonostante la crescita, gli shop online italiani sono decisamente in ritardo rispetto ai colleghi europei, in termini di investimento in information tecnology, spesa online, banda larga. Insomma, internet non è ancora il pane quotidiano per noi italiani: solo il 15% effettua acquisti online, contro una media europea del 43%.
Ma possiamo e dobbiamo vedere nell’e-commerce uno dei possibili motori per il rilancio della nostra economia in stallo. Per far sfruttare questa miniera d’oro, è necessario semplificare le regole, sviluppare sistemi di pagamento sempre più sicuri. Tra le proposte di Netcomm, consorzio del commercio elettronico italiano, c’è la possibilità di Iva ridotta al 10% per le famiglie che acquistano prodotti b3c on line ma anche la creazione di un mercato unico digitale europeo.
DI bello c’è che anche gli utenti italiani si ritengono soddisfatti del servizio degli shop on line: ben l’89% degli acquirenti ne apprezza il vantaggio economico e, dato altrettanto interessante, il 92% degli acquirenti si informa online prima di fare acquisti. Il 59% degli utenti leggono le recensioni online mentre il 34% si affida a forum e blog di settore. Il mezzo principale rimane il pc ma la ricerca di informazioni da dispositivi mobili diventa ormai un abitudine per tantissimi utenti anche se solo il 6% acquista da smartphone o tablet.
Per quanto riguarda la comunicazione, la classica newsletter generica sta ormai perdendo valore, mentre sono molto più apprezzati servizi come i premi fedeltà, i suggerimenti per prodotti complementari e i concorsi a premi. Quali sono i motivi per cui un utente decide di acquistare o meno da un sito di e-commerce? Ad esempio, spese di spedizione e commissioni di pagamento troppo elevate oppure una scarsa fiducia nel negozio. Usanza molto diffusa è riempire il carrello e poi abbandonarlo ( 45%). Incentivi all’acquisto invece sono le spedizioni gratuite, le offerte, la presenza di feedback positivi e la presenza nei comparatori di prezzo. Cresce anche la rilevanza e l’influenza delle conversazioni e del passaparola nei social network.
E’ stata annunciata la partenza in Italia del progetto My Bank, la nuova soluzione di pagamento elettronico che sfrutta il bonifico bancario con addebito su conto corrente. . La disponibilità effettiva di MyBank ai consumatori in tutta Europa partirà dagli inizi del 2013.
Al di la delle statistiche, l’e-commerce italiano ha ancora alcuni ostacoli da superare, soprattutto psicologici. Abbiamo un ritardo storico evidente rispetto a Francia o Inghilterra. L’attitudine agli acquisti on line negli altri paesi è ormai consolidata, mentre in Italia c’è ancora molta diffidenza e legame con il contante e con il negozio fisico, dove poter toccare con mano la merce. Ammettetelo: quanti di voi comprano on line per convenienza ma prima di scegliere il prodotto vanno a vederlo di persona al negozio?



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