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Illuminazione LED: quello che forse non sai sui vincitori del Premio Nobel per la Fisica 2014

Il primo diodo a emissione luminosa è stato sviluppato nel 1962 ed era di colore rosso. Negli anni Novanta l’invenzione di quello blu, da cui è stata ottenuta la luce bianca che usiamo oggi
del 09/10/14 -

Il risparmio energetico conquista la scienza. Il Premio Nobel per la Fisica 2014 è andato ai papà dellelampadine LED, i ricercatori giapponesi Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura. I vincitori del prestigioso riconoscimento hanno sviluppato negli anni Novanta il LED blu. Ma la storia del diodo a emissione luminosa inizia molti anni prima.

Fu Nick Holonyak Jr. nel 1962 a sviluppare per primo questo dispositivo luminoso in grado di generare luce – più propriamente fotoni – sfruttando il movimento degli elettroni. Ma all'inizio i LED erano esclusivamente di colore rosso. Solo nel 1993 Nakamura scoprì il diodo a emissione blu. Una scoperta che aprì la strada all'illuminazione pubblica e privata a basso consumo. A cui, però, fece seguito una storia travagliata, caratterizzata da una causa legale e da un trasferimento negli Stati Uniti.

Al di là della storia - che potete comunque leggere sul magazine Energie Sensibili - , quella dell'illuminazione a LED è stata un'invenzione che ha toccato la vita quotidiana di tutti noi. Le applicazioni sono molte: dagli schermi TV alle spie per lo stand by degli elettrodomestici, passando per i semafori stradali.

Inoltre, le lampadine a basso consumo vengono scelte in casa come in azienda per dare un taglio alla bolletta e ridurre i consumi energetici. E sempre Energie Sensibili dedica all'argomento uno Speciale dal titolo "Illuminazione LED, tutto quello che c'è da sapere sulla luce intelligente". Chi ha ancora dubbi, insomma, sa dove trovare le risposte. 



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