Carte revolving: utili o pericolose?

Inizialmente sembrava un affare, ora si scoprono tassi enormi e poca trasparenza.
del 27/12/13 -

Iniziamo subito presentando questo prodotto che si è fatto largo tra i consumatori in questi ultimi anni di crisi, infatti, alla fine del 2012 le carte revolving erano 3,5 milioni. Il meccanismo di queste carte è semplice, si tratta di un prestito, più facile da ottenere perché concordato direttamente tra l'istituto di credito e il consumatore, senza prendere in considerazione il suo conto corrente, ma dopo una valutazione della sua solidità finanziaria, ovviamente.

Ottenuta la somma, il possessore della carta deciderà, senza alcun vincolo, se ritirare il denaro in un'unica soluzione o spenderlo un po' alla volta attraverso più acquisti, l'importante che rimborsi a rate mensili l'importo. In pratica, si tratta di un rapporto tra consumatore e venditore, mentre mantiene comunque il rapporto con l'istituto di credito.

Fin qui tutto bene, ma gli interessi?

Questo metodo di prestito, dunque, permette di acquistare oggi e pagare a rate mensili, invece che a saldo il mese successivo come si fa con le carte tradizionali. Tutto liscio, se non fosse per i tassi d'interesse.

Nel trimestre luglio-settembre 2013, la Banca d'Italia ha rilevato un TAEG (tasso medio effettivo globale annuo) quasi da usura: 17,20% per prestiti fino a 5.000 euro con un tasso soglia del 25,2%, oltre il quale scatta l'usura appunto. Ricordiamo che il TAEG medio di un prestito personale si aggira intorno al 10-12% con una soglia massima del 17-19%. Sono le banche stesse che non concedono i prestiti a inviare a casa le carte revolving. Sarà malafede?

L'Euroconsumatori ha allertato tutti effettuando dei calcoli su un contratto per un importo di 2.000 euro, utilizzando la carta per poco più di 12.800 euro distribuiti in 6 anni, "il cliente paga più di 17.200 euro. Insomma più di 4.000 di interessi e spese, per avere sempre a disposizione 2.000 euro". Nel caso si dovesse saltare anche solo una rata, la mora farebbe arrivare questa da 135 euro a 197.

Come difenderci?

Dato che sembra che le carte revolving si alimentino della crisi stessa, l'Antitrust ha attivato il numero verde 800.16.66.61 per denunciare tutte le manovre scorrette di cui fanno parte i tassi applicati sulle carte revolving.

Alcune realtà locali hanno creato sportelli ad hoc che si occupano delle vittime di queste carte di credito. C'è di più, Altroconsumo, anni fa, compilò addirittura una lista di istituti con nomi eccelsi come Accord Italia, Agos, American Express Italia, Carrefour servizi finanziari, Cartasì, Compass, Consel, Ducato, Findomestic, Unicredit Family e Financing Bank.

Questi istituti di credito rilasciavano le carte revolving con delle clausole vessatorie nascoste nei contratti. Altroconsumo ha inoltre predisposto un servizio sul proprio sito per calcolare il costo reale del pagamento rateale di questo che può essere un inganno. Informatevi prima di firmare qualsiasi contratto.

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