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Alice nelle maglie della rete

Dal 1 Marzo Alice potrà applicare delle limitazioni di banda per quei programmi che fanno uso smodato della rete
del 23/02/11 -

Notizia importante per gli utenti di Alice.
La società ha annunciato che dal 1 Marzo introdurrà dei filtri alla navigazione per limitare le risorse disponibili.
Da tempo si vociferava di prove compiute in alcune città per testare il meccanismo di limitazione di banda, svolte nell’assoluto riserbo ma non sufficiente ad impedire la diffusione di articoli al riguardo.
Di conseguenza la decisione non ci sorprende e rappresenta una svolta strategica nei piani di sviluppo che la Telecom sta attuando.
I nuovi servizi di recente attivazione come Cubovision e Cubo Musica offrono contenuti multimediali la cui fruibilità richiede una banda molto alta e per garantire la qualità dei servizi la Telecom limita la velocità della clientela base.

Le modalità attraverso cui si attueranno i filtri sono resi noti nel comunicato in cui si parla di “facoltà di introdurre per tutte le offerte e/o i profili commerciali che prevedono traffico dati su tecnologia ADSL, meccanismi temporanei e non discriminatori di limitazione all’uso delle risorse di rete disponibili
Telecom Italia potrà limitare la velocità di connessione ad Internet, intervenendo sulle applicazioni che determinano un maggior consumo di banda (peer to peer, file sharing ecc.), limitando la banda destinata a tali applicazioni ad un valore massimo proporzionale alla banda complessiva disponibile sul singolo DSLAM”

Si desume che la limitazione applicata dalla Telecom sarà fatta discrezionalmente in base alla saturazione della centrale Dslam, da cui ricaverà il valore che determina quanta banda destinare alle applicazione P2p, file sharing ecc.
La stessa formula è utilizzata da Teletu e Vodafone che sono stati i primi ad applicare limitazioni di banda in determinate fascie orarie.

D’altra parte Telecom assicura che non è prevista una discriminazione nel bloccare i programmi file sharing, tema che ha visto l’amministratore Franco Bernabè farsi portavoce di una protesta nei confronti dei content provider accusati di fare un uso massiccio della rete senza contribuire allo sviluppo della stessa.

In ultima analisi la tendenza che si sta affermando è quella di far prevalere l’interesse collettivo anche se ciò va a discapito della neutralità della rete intesa come un collegamento ad Internet senza gestione del traffico “best effort”.



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