Affido condiviso: qualcosa si muove

Negli ultimi giorni svariate le iniziative a favore di un affido materialmente più condiviso
del 19/11/14 - di Elena Lorena Vergerio

Col dl 132 sulla negoziazione assistita viene introdotto l’obbligo per gli avvocati di informare le parti circa la necessità che i figli hanno di trascorrere tempi adeguati con ambedue i genitori. Benchè l’aggettivo “adeguati” possa essere variamente interpretato , è la prima volta che l’elemento temporale entra decisamente nel dettato legislativo sostituendo la parola “rapporto” (significativo e continuativo come nella legge 54/06). Negli stessi giorni l’on. Binetti ha presentato ai Ministri delle Politiche Sociali, Salute e Giustizia (e sarà proprio il Ministro Orlando a dare una risposta) un’importante interrogazione parlamentare estesa dal Dr. Vittorio Vezzetti circa la chiara discrepanza tra le prassi giuridiche italiane e le risultanze dei più autorevoli studi internazionali in tema di ripartizione dei tempi di coabitazione e cura da parte dei genitori separati. Mentre la comunità scientifica internazionale si è schierata in maniera prevalente a favore dell’affido materialmente condiviso, gli schemi dei nostri Tribunali tendono a suddividere i tempi in un 85% presso il genitore primario e un 15% presso il genitore secondario. Infine presso il tribunale di Perugia è stato stilato un importante protocollo che prevede come prioritaria per i coniugi in via di separazione la redazione di un dettagliato piano genitoriale che privilegi una divisione sostanzialmente paritaria dei tempi di coabitazione e cura.

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