Google Wave è utile per chi si occupa di Qualità e per i manager?

L'abbiamo provato per voi. Gli inviti possono essere richiesti direttamente a Google ma c'è da fare un po' di coda perché "l'Onda" è il nuovo oggetto del desiderio...
del 20/11/09 -

E' l'argomento del momento in rete: se ne parla sui blog, nei social network, nei siti dedicati all'informatica.
Lo sappiamo, molti di voi in questo momento stanno storcendo il naso, bollando il tutto come una "moda del momento" ma nel caso in cui andasse a finire come per la televisione (al suo debutto ci furono esperti pronti a giurare che non avrebbe mai avuto successo) o come per il voto alle donne (anche qui esimi pensatori ritennero che il voto non sarebbe mai stato esteso al gentil sesso), volete farvi cogliere impreparati?

Prima di tutto: cos'è Google Wave?
Chi l'ha sviluppato lo definisce come: "uno strumento di comunicazione e collaborazione online in real time ". Noi di QualitiAmo l'abbiamo vissuto come un nuovo modo di comunicare e di lavorare, un flusso comunicativo vivo che si aggiorna e che si evolve in continuazione, estremamente interessante per i risvolti professionali che può avere, se ben applicato.

In poche parole, l'"onda" è un grande contenitore web intelligente, capace di offrire comunicazione e cooperazione in tempo reale, multimedialità, mappe e strumenti di elaborazione, una piattaforma interattiva che attraverso un’unica interfaccia raccoglie:

- instant messaging
- e-mail
- content sharing

La novità di Google Wave consiste nel conversation stream, ossia in una sorta di flusso multimediale di comunicazioni con funzionalità collaborative.
Proprio come in ogni chat, programma per la gestione delle email o social media, avete la vostra lista di contatti che vedete rappresentata con l'iconetta scelta dalla singola persona (un modo simpatico per distinguerla a prima vista da tutti gli altri) che potete messaggiare in tempo reale con la chat o in differita con l'e-mail.

Ogni wave, o onda, può riguardare un argomento specifico ed essere indirizzata solo a un gruppo dei nostri contatti. Con tutti loro potremo interagire inviando, oltre che semplici parole, anche immagini, video, mappe, link e documenti, con la semplicissima e immediata tecnica del "drag & drop" (trascinamento e rilascio del file).

La cosa devvero innovativa di Google Wave è che, mentre con una singola email se volete coinvolgere qualcuno in una discussione dovete inoltrare il messaggio per conoscenza e sperare che tutti i destinatari della discussione facciano altrettanto per tenere tutto il gruppo aggiornato, con Google Wave tutto questo è immediato: coinvolgete nella discussione chi volete e quando volete e il nuovo arrivato potrà vedere tutto ciò che è stato detto in precedenza nell'onda e visionare il materiale allegato.
Tra le varie feature, infatti, troviamo la funzione di playback, che consente di rivedere le evoluzioni step-by-step della conversazione ed, eventualmente, di creare una sorta di punto di ripristino per consentirne la continuazione con uno sviluppo differente.

Le waves possono arrivare in qualsiasi momento da qualunque direzione, intrecciarsi, arricchirsi completarsi, coinvolgendo più utenti.
Qualcuno potrebbe giustamente obiettare: ma così non si rischia il caos totale, confusione, perdita di frammenti importanti del discorso?.
Tranquilli, la risposta è no.

Ognuno potrà catalogare il flusso informativo a suo piacimento, salvandolo in apposite cartelle (folders) così da rileggere i documenti, rivedere i video o riascoltare la conversazione preferita.
La wave, una volta aperta, è uno spazio sensibile e modificabile. Poniamo di essere in cinque e di voler discutere privatamente con una sola persona. Ebbene, non ci crederete, ma è possibile isolare la conversazione senza uscire dall'onda.

Se aggiungete, poi, che le wave possono essere pubbliche per richiedere commenti a chiunque o private, vi accorgete che, forse, siamo davvero davanti all'uovo di Colombo (non per niente ComputerWorld Italia l'ha definita una sorta di "coltellino svizzero" per la comunicazione in rete , uno strumento, cioè, di cui non si può fare a meno).

Ma come può servire tutto questo a chi di professione si occupa di Qualità? Presto detto.

Potete creare apposite wave per interagire in tempo reale con i vostri fornitori, con i clienti o con i consulenti abbattendo barriere geografiche, fisiche e temporali.Volete mettere il vantaggio di parlare real time mentre mostrate disegni, documenti, specifiche?

Noi di QualitiAmo, ad esempio, siamo già abituati ad utilizzare i tool di collaborazione per dialogare perché viviamo in diverse città d'Italia ma collaboriamo insieme ogni giorno e ci manteniamo aggiornati su tutto ciò che riguarda l'andamento generale del sito.
Per noi lo strumento privilegiato era Skype (conversazioni, chat, scambio file) ma ora, con Google Wave, avremo la possibilità di intavolare vere e proprie discussioni su progetti specifici, consci che tutto il materiale condiviso (chiacchiere e file allegati) potrà essere salvato in una cartella apposita, archiviabile come una qualsiasi email ma con potenzialità infinite.

E che dire della gestione dei progetti? Il nuovo software collaborativo di Google consente a due o più persone di lavorare su un documento in simultanea, velocizzando quindi la produzione di idee e di feedback, e di tenere contemporaneamente traccia di tutte le versioni del documento.

Un altro grosso vantaggio è che può essere utilizzato anche per coinvolgere nella discussione chi in quel momento specifico non è online perché, una volta tirato dentro nell'onda, potrà leggere tutto con calma dopo e lasciare le sue osservazioni.
Capite le enormi potenzialità dello strumento per interagire, ad esempio, con chi sta dall'altra parte del mondo e ha orari diversi dai nostri?

La grande novità, dunque, sta nel fatto che possiamo utilizzare nello stesso tempo le funzionalità degli strumenti sincroni in real time (come una chat o skype) e quelli degli strumenti asincroni (email o programmi per la gestione dei progetti).

Gestione dei progetti e rapporti con gli esterni, dunque, ma anche riunioni in cui le persone, grazie alla tecnologia, non devono spostarsi per parlare (e in un'ottica "lean" di abbattimento degli sprechi o in quella sostenibile predicata dalla nuova ISO 9004, cosa chiedere di più?)

Tutto questo non vi basta ancora?
Aggiungiamo che lo strumento è completamente gratuito, che il suo codice sarà open source (gli sviluppatori, dunque, potranno creare nuove applicazioni al suo interno), che interagisce con software di terze parti, che può essere installato su qualsiasi blog o sito web e che è disponibile online senza dover scaricare nessun software sul proprio computer.

Se ancora non siete soddisfatti, beh, siete proprio incontentabili!



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