WikiLeaks, OpenLeaks e il nobile obiettivo della libertà di espressione

WikiLeaks e OpenLeaks due progetti che si propongono come nobile obiettivo quello della libertà di espressione. Quale tra i due modelli ha più probabilità di metterlo in atto?
del 07/02/11 -

WikiLeaks si definisce: “a not for profit media organisation [whose] goal is to bring important news and information to the public.”; OpenLeaks dal canto suo recita: “OpenLeaks considers itself a non-profit community and service provider for whistleblowers and organizations, media, and individuals who engage in promoting transparency.”

Entrambi i progetti sono nati quindi con il nobile obiettivo di dare alla gente tutte quelle informazioni che altrimenti non sarebbero mai trapelate, ma con qualche differenza.

Come funziona WikiLeaks? “We provide an innovative, secure and anonymous way for sources to leak information to our journalists (our electronic drop box). One of our most important activities is to publish original source material alongside our news stories so readers and historians alike can see evidence of the truth.

The broader principles on which our work is based are the defence of freedom of speech and media publishing, the improvement of our common historical record and the support of the rights of all people to create new history. We derive these principles from the Universal Declaration of Human Rights. In particular, Article 19 inspires the work of our journalists and other volunteers.”

Come funziona OpenLeaks? “OpenLeaks considers itself a non-profit community and service provider for whistleblowers and organizations, media, and individuals who engage in promoting transparency. It makes leaking at a local, grassroot level possible and allows for certain scalability.

OpenLeaks will not accept or publish documents on its own platform, but rather create many “digital dropboxes” for its community members, each adapted to the specific needs of our members so that they can provide a safe and trusted leaking option for whistleblowers.

We are concentrating on making the process of submitting leaks safe and easy, thus we do not focus on review or publishing (the other parts of the leaking process). That will be done by members of our community: NGOs, media, independent organizations, and more.”

Obiettivi uguali ma differenze sostanziali: Wikileaks si presenta come una piattaforma editoriale e in quanto tale abbraccia tutto il processo editoriale, dalla ricezione delle informazioni alla convalida, alla revisione e pubblicazione; OpenLeaks invece si definisce un “conduit”, un intermediario neutrale utilizzato dalle fonti per passare le proprie informazioni a giornali, alle NGO, agli enti interessati, alle organizzazioni in difesa dei diritti umani.

Da un lato abbiamo un modello accentrato basato su un processo verticalizzato, dall’altro un modello democratico che separa i canali input dagli output.

Ancora…Un elemento da non sottovalutare è il comportamento megalomane di Assange che ha inevitabilmente forti ripercussioni su WikiLeaks e l’idea e il senso di community che invece sono alla base di OpenLeaks.

Queste differenze in che modo influenzano il raggiungimento del nobile obiettivo della libertà di espressione, prefissato da entrambi i progetti?

La neutralità di OpenLeaks e l’atteggiamento più moderato dei suoi fondatori sono sufficienti per garantire democrazia e trasparenza?



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