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In autostrada ai 150 km/h: cosa ne pensa la rete Internet?

Con il nuovo codice della strada, molte le novità introdotte, tra cui la possibilità di innalzare il limite di velocità in autostrada. Una analisi sulle reazioni in rete alla notizia.
del 17/09/10 -

Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore venerdì 13 agosto 2010, ha introdotto la possibilità di innalzare il limite di velocità in autostrada fino a 150 km/h, nei tratti che rispondono a determinati requisiti di sicurezza e controllo. La prima società autostradale a candidarsi per la sperimentazione del nuovo limite è la Brescia-Padova.

Intesys ha analizzato qual è stata la reazione della rete Internet alla notizia, utilizzando il proprio servizio Web Metrika: una analisi dei Blog e del Buzz (letteralmente: "ronzio") in rete intorno all'argomento.

Gli obiettivi erano molteplici:
- Individuare la quantità di buzz in rete inerente alla tematica approfondita
- Individuare la qualità dei giudizi
- Individuare trend emergenti e tematiche correlate

Campione oggetto dell’analisi
Il materiale oggetto dell’analisi è stato prodotto in Italia e in lingua italiana nel periodo 1-31 agosto 2010.
L’analisi ha scandagliato più di 100 milioni di siti e sorgenti pubbliche su web, inclusi blog, commenti, forum, testate on-line, contenitori di fotografie e video, social network come Facebook, Twitter e FriendFeed.
Sono inoltre stati considerati i risultati dei maggiori motori di ricerca on-line.

Dati raccolti
Attraverso una serie di applicativi dedicati è stata effettuata un’attività di crawling nel web, per reperire i contenuti conformi ai criteri della ricerca. In un secondo momento si è proceduto all’analisi qualitativa dei dati raccolti da parte di un team di analisti, per valutarne la pertinenza e per identificarne la carica valutativa: se positivi (cioè favorevoli all’introduzione della nuova norma), negativi (sfavorevoli ai 150 km/h in autostrada) oppure neutrali.
A seguito della scrematura, sono risultati idonei 211 post, di cui:
- 9 positivi
- 43 negativi
- 159 neutri (di natura informativa e non valutativa)

Sorgenti
Ecco in sintesi le principali tipologie di sorgente:
- 116 Blog e commenti (55% del totale)
- 61 Forum (28.9%)
- 15 Testate on-line (7.1%)
- 13 Tweet (6.2%)

Considerazioni conclusive
1. Nonostante l’argomento riguardi potenzialmente tutta la popolazione italiana, il livello di buzz in rete rilevato è relativamente basso. Probabilmente a causare questo risultato ha inciso anche il periodo poco favorevole in cui è stata introdotta la normativa, a cavallo del Ferragosto: una buona percentuale degli italiani era in ferie e quindi presumibilmente lontana (almeno mentalmente) dal pc e da Internet.

2. I Social Network hanno dimostrato scarsa ricettività in merito a questo argomento: poche le attenzioni su Twitter, pochissime su Facebook. Un fatto sorprende: su Facebook esiste un numero piuttosto significativo di gruppi sorti intorno all’argomento, sia pro sia contro, nati ben prima dell’approvazione della norma. Nel periodo in questione questi gruppi, alcuni dei quali contano anche centinaia di iscritti, sono rimasti pressoché immobili e inattivi.

3. Risulta evidente che la risposta maggiore è arrivata da gruppi di persone particolarmente sensibili e coinvolte dall’argomento. L’appartenenza ad un determinato gruppo condiziona sensibilmente il giudizio che la persona esprime in merito alla normativa. Federconsumatori, ad esempio, si schiera contro la normativa; sulla stessa linea i camionisti e l’Asaps, l’ Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale. Quando il target è composto da appassionati della velocità e delle 4 ruote, per contro, si innalza notevolmente la percentuale di favorevoli: in alcuni siti di settore la normativa è accolta con giubilo e soddisfazione.

4. Il giudizio nei confronti della normativa spesso appare palesemente di natura politica: molti utenti criticano aprioristicamente la normativa in quanto prodotto del governo di centrodestra, da essi osteggiato (vedi commenti del tipo: “non ne fanno una giusta”). Vale anche il contrario, qualora ci si trovi di fronte a giudizi di un utente simpatizzante per il governo in carica.

5. Le discussioni in merito al limite di velocità finiscono spesso per rovesciare il problema. In svariati interventi gli incidenti non vengono imputati alla velocità, ma ad altre cause: la disattenzione, l’inciviltà al volante, la quantità di traffico, lo stato delle strade, le auto troppo potenti (chiamate in causa Mercedes, Porsche , Bmw e Lamborghini), gli scarsi controlli da parte delle forze dell’ordine. Talvolta il discorso sfocia in discussioni più ampie sulle incongruenze italiane: vengono generalmente presi come esempio altri stati europei (la Germania, in primis), visti come ideali di perfezione rispetto ai limiti percepiti nella realtà di casa nostra.



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Elisa Nardon (Ufficio Stampa Intesys)
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