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UE: l'Italia dovrà triplicare le fonti rinnovabili

L'Unione Europea pone all'Italia un obiettivo ambizioso: circa il 17% dell'energia del nostro Paese dovrà essere "verde" entro il 2020. Il progetto varato da Bruxelles non lascia spazio a dubbi e si inserisce in un piano ad ampio respiro contro i gas serra.
del 01/02/08 -

Oggi l'Italia produce circa 50 miliardi di chilowattora di energia da fonti rinnovabili, mentre il traguardo fissato dall'Europa stabilisce una quantità non lontana dai 150 miliardi di chilowattora.

Gli impegni chiesti al nostro Paese, all'interno di un piano sul clima che il Presidente dell'UE Josè Manuel Barroso definisce "storico", potranno trasformarsi in un'opportunità preziosa, specie se sommata alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica prevista dal protocollo di Kyoto.

L'Italia dovrà quindi apportare sostanziali correzioni di rotta nelle politiche energetiche, anche se nel suo territorio può vantare casi di eccellenza a livello internazionale, come il centro di Actelios, in Calabria. Nella centrale, che ha adottato impianti forniti da Siemens, per la prima volta in Europa operano insieme sole e biomasse, ovvero due sorgenti di energia a impatto zero. Un ruolo non trascurabile, inoltre, è giocato anche dall'eolico, risorsa con grandi potenzialità in molte regioni del Meridione. Tra queste ad esempio la Puglia che - secondo l'economista americano Jeremy Rifkin - "può diventare un'Arabia Saudita delle energie rinnovabili".

Risultati confermati a livello nazionale da un recente studio della prestigiosa società di consulenza Ernst &Young che cataloga i Paesi più industrializzati secondo il grado di attrattività e di rendimento atteso per investimenti in rinnovabili. L'Italia, rispetto allo scorso anno, è stata promossa al settimo posto.

Ottimi i dati per quanto riguarda l'eolico: le turbine a vento sono aumentate del 50% lungo la penisola, con un trend che sottolinea un forte aumento dell'efficienza ed un'incoraggiante riduzione dei costi.

In quest'ottica Hannes Reuter, Responsabile di Siemens Power Generation in Italia, spiega: "In Italia la capacità installata in ambito eolico ha largamente superato il 2.000 MW. Adottando una visione di lungo periodo e al fine di rispettare gli obiettivi del protocollo di Kyoto, l'aspettativa è di arrivare almeno a 10.000MW di installato. Lo sviluppo di questo business rappresenta una delle strategie prioritarie per Siemens a livello globale. All'interno di questo piano, il ruolo dell'Italia è senza dubbio di primaria rilevanza: nel nostro Paese infatti il mercato ha un valore di circa 800 milioni di Euro l'anno. L'obiettivo del Gruppo è di diventare nei prossimi tre anni uno dei tre principali player del settore. Inoltre le caratteristiche del territorio italiano presentano interessanti opportunità per quanto riguarda l'eolico off-shore, realtà in cui Siemens è già leader nel mondo".



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