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Stampanti laser: storia ed evoluzione

Le stampanti laser sono ormai strumento di uso comune sia a casa che in ufficio e ci si aspetta che costino quanto il toner che usano. Effettivamente, sebbene siano state create negli anni 80, continuano ad essere il tipo di stampante di gran lunga più diffuso.
del 24/11/09 -

Se avete una stampante solida ed affidabile collegata al computer di casa o di ufficio, le possibilità che si tratti di una stampante laser è altissima. Capaci di stampare documenti, fotografie e qualsiasi altro file inviatole dal vostro PC, le stampanti laser sono sufficientemente flessibili per essere usate come scanner integrati e fax.

Il prototipo di stampante laser risale al 1969, mentre i primi esemplari furono disponibili nel 1984. Prima di allora le stampanti erano state vendute su piccola scala a poche aziende per la cifra di circa $17,000. Ma le stampanti laser presero subito il sopravvento su quelle a matrice di punti, diventando le preferite del mondo computerizzato grazie all’alta qualità della stampa e ai costi di mantenimento relativamente contenuti.

Quando vennero lanciate sul mercato, le stampanti laser venivano vendute a circa $3500 al pezzo ma da allora i prezzi sono drasticamente calati grazie alla competitività delle aziende in lizza a contendersi il mercato. La soglia dei $1000 venne abbattuta nel1990 ma appena tre anni dopo nacque un nuovo modello – a colori – disponibile in America per la cifra di $12,500. I modelli attuali non solo hanno prezzi irrisori rispetto a queste cifre ma hanno anche funzionalità e capacità ampiamente superiori.

Sebbene le stampanti laser degli albori non assomiglino affatto ai modelli venduti attualmente in enormi quantità in tutte le parti del mondo, il principio di funzionamento è esattamente lo stesso. La tecnologia che si trova alla base del meccanismo delle stampanti laser è simile al modo in cui funziona una fotocopiatrice.- la differenza sostanziale sta nel fatto che la stampante laser usa un laser, appunto, anziché una lampada ad incandescenza. Il processo fondante che fa funzionare una stampante, ovvero l’elettrofotografia, è stata inventata nel 1938 da Chester Carlson, che però era in anticipo sui suoi tempi, visto che le aziende di allora non riuscirono a riconoscere i benefici della sua invenzione.

Le stampanti laser vengono chiamate in questo modo in quanto il loro funzionamento si basa sull’utilizzo di un raggio laser che proietta l’immagine della pagina su un tamburo rivestito di selenio che viene poi trasferita su di una pagina attraverso l’uso di un toner; un’idea semplice che rende possibile una stampa di alta qualità e totale affidabilità, sia in ufficio che a casa

A circa 40 anni dall’invenzione delle stampanti laser, per usarle non è più necessario collegarle al PC con un cavo, visto che possono essere connesse al computer in modalità wireless, così che tutti i computer che si trovano nello stesso ufficio o abitazione possono inviare documenti da stampare a prescindere dal luogo specifico in cui si trovano. Anche la resa delle stampanti laser è aumentata notevolmente – nel 1984 era possibile stampare otto pagine al minuto, mentre oggi la loro performance va da 100 a 200 pagine al minuto a seconda che si tratti di una stampa in bianco e nero o a colori. L’Invenzione delle stampanti laser ha decisamente contribuito a trasformare il modo di lavorare e di stampare nella maggior parte delle case e degli uffici del mondo occidentale.



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