Sonno e letto: tutti i fattori da analizzare per il massimo benessere

Le indicazioni per migliorare la qualità del sonno, conoscendo quali fattori migliorare per trarne i massimi benefici.
del 23/11/15 -

La fisiologia umana richiede una certa analisi di tutti i primari comportamenti condotti durante tutte le fasi giornaliere, ciò perché ogni singola azione (anche la più elementare) può generare danni a lungo termine se mal condotta rappresentando un fattore patologico di tipo abitudinario spesso da correggere in fase di screening, oltre chiaramente all’intervento correttivo diretto vero e proprio. Tra i problemi più sottovalutati ma primari in questo contesto spicca sicuramente il riposo, a cui importanza assume connotati particolarmente complessi specialmente se rapportati agli elementi costituenti uno dei simbolo del sonno, ovvero il letto, articolato in reti a doghe fisse (generalmente) e materasso, richiedendo alcune considerazioni per poter ottenere il massimo in termini di salute.

Il primo aspetto di cui tener conto è rappresentato proprio dall’analisi del fattore riposo, primario per permettere all’organismo di rigenerarsi sfruttando un sistema metabolico a fasi ridotte, rallentando battito cardiaco e respirazione in modo da svolgere i processi primari senza lo stress e l’insistenza tipica della giornata. Se valutiamo il dormire come una possibilità di ri-acquistare le energie perse non è possibile scindere l’analisi dai vantaggi o dai danni che un letto inadatto può provocare e molti dei benefici che possiamo ottenere sono vincolati ad elementi basilari, oltre che tecnici, come: le reti a doghe fisse, la tipologia del materasso, l’igiene, la reale durata del riposo e la posizione.

Partendo dal primo, ovvero le reti a doghe fisse, molti studi hanno confermato come il riposo su tipologie di soluzioni come quelle indicate siano positive per elementi senza particolari disturbi alla colonna vertebrale oltre che senza particolari problemi all’apparato cardio-circolatorio. Diversamente dalle manuali, le reti a doghe fisse vantano una certa omogeneità di pressione a causa dell’assenza di differenze tra zona cervicale, lombare e toracica e, di conseguenza, se legati a buoni materassi possono diventare perfetti. Tra i materassi da considerare in questi casi spiccano sia quelli in lattice che in memory, a patto che ognuno vanti lo spessore adatto che nel caso dei secondi può essere lesivo nel lungo termine se particolarmente ridotto.

Altro aspetto primario da analizzare riguarda l’igiene del letto, un fattore che non interessa le reti a doghe quanto chiaramente il materasso e le lenzuola: l’ambiente di riposo, a causa del rilascio di sostanze di scarto da parte del corpo come residui corporei e sudorazione notturna, insieme alla dispersione di calore e magari all’umidità, può diventare un perfetto ambiente batterico. La migliore soluzione per essere certi di evitare tale rischio è aerificare costantemente il letto, oltre che programmare cambi di lenzuola costanti e non troppo distanti nel tempo. In ultima battuta, per un riposo ineccepibile, spicca la necessità di mantenere una corretta posizione, in linea anche coi dettagli sopracitati rispetto gli elementi di sostegno integrati nel letto, al fine di poter trarre i massimi benefici ed è quindi consigliabile evitare posizione laterali, oppure contorte capaci di stressare il vostro corpo ben più dell’effetto di riposo ottenuto.

Questi soltanto alcuni dei principali consigli per trarre il massimo benessere da una fase, quella del riposo, particolarmente importante e tutt’oggi articolata.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
associazione swj
Responsabile account:
Roger Pagini (web marketing)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 260667