Sicurezza sul web: tuteliamo, noi ed i nostri figli

In questi ultimi anni in cui la cronaca giornalistica, attribuisce, non sempre correttamente, ai social network o a servizi web simili, la paternità di fatti accaduti a giovani, spesso minori, è inevitabilmente; si ritorna a parlare di sicurezza informatica.
del 11/10/10 -

In questi ultimi anni in cui la cronaca giornalistica, attribuisce, non sempre correttamente,ai social network o a servizi web simili, la paternità di fatti accaduti a giovani, spesso minori, è inevitabilmente; si ritorna a parlare di sicurezza informatica.
Il tema è indubbiamente sensibile, e sembra essere molto sentito dagli utenti.
Eppure questo dato sembra essere smentito dal recente studio condotto dalla AGV Security dal quale emerge come l’81% degli utenti sia già presente sul Web all’età di due anni e il 33% lo sia ancor prima di nascere.
Lo studio evidenzia i grossi problemi di sicurezza che un comportamento, giudicato normale,come quello di creare il profilo, su un social network, al nostro futuro nascituro o a nostro figlio di n anni, possa potenzialmente essere lesivo della privacy dei bambini stessi.
Spieghiamo meglio, con un esempio, in cosa si può incorrere:se si condividono le immagini, sui propri profili online, e se si mal configurano le impostazioni per la privacy, esse potrebbero essere visibili al mondo del web e non solo ai nostri cosi detti “amici”.
In questo modo chiunque potrebbe avere una nostra foto o la foto di un nostro caro, ed utilizzarla per secondi fini, o sfruttare la nostra immagine a scopo di lucro, senza che noi ne fossimo a conoscenza.
AGV Security invita, infatti, tutti gli utenti, ad essere scrupolosi nell’impostare correttamente le impostazioni della privacy, sopratutto quando i soggetti sono dei minori.

Tornando allo studio condotto dalla AVG, volgiamo segnalarvi alcuni dati scaturiti dall'intervista fatta su un campione di 2.200 madri di alcuni stati del modo. (noi citeremo i dati di Stati Uniti, Francia, Italia, e Giappone).
Le madri che dichiarano di aver caricato online le foto dei loro bambini prima che abbiano compiuto due anni, sono ad esempio il 92% negli Stati Uniti , il 74% in Francia, 68% in Italia e solo, si fa per dire il 43% in Giappone, ma la media su tutti gli stati intervistati è comunque del 81%, come riportavamo ad inizio articolo.
Vale lo stesso, ma in percentuali più basse, per le madri che dichiarano di aver caricato online le foto dei loro bambini ancor prima che nascano, dove negli Stati Uniti sono il 33%, al 26% sono sia Francia che Italia ed al 19% è il Giappone, con una media pari al 33%.
Ed infine vi riportiamo i dati delle madri che dichiarano di aver caricato online le foto dei bambini immediatamente dopo la nascita, in cui gli Stati Uniti sono al 34%, l'Italia è al 14%, in Francia 13% ed il Giappone al 14%, con una media del 23%.
Tutti questi dati ci portano a riflettere e forse a farci un esame di coscienza, o quanto meno a soffermarci nel pensare, a che fine potrebbero fare testi, dati e immagini condivise, spesso, con tanta leggerezza.
Segnaliamo come proprio per richiamare l’attenzione di ragazzi e genitori, e di tutti gli utenti in genere, sulla sicurezza dei minori che navigano sul Web, Il 10 è stata la Giornata europea per la sicurezza in Rete, la giornata per un Internet più sicuro promossa appunto dall’Unione Europea.



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