SEO di base: 7 regole spesso ignorate

In questo articolo vogliamo svelare 7 semplici regole che sono alla base di una buona attività SEO: sono indicazioni basilari se vogliamo, ma che spesso, ancora oggi, notiamo essere totalmente trascurate anche da SEO di una certa esperienza (o presunta tale…), quindi… prendi nota!
del 22/07/22 -

1 – Nascondi contenuti privati o inutili al motore di ricerca

Ci sono alcune pagine del tuo sito che devono assolutamente essere nascoste (con attributo no-index, o tramite configurazione del robot.txt) al bot di Google, ecco alcuni esempi:

- pagina di login o pagina di account
- pagina di ringraziamento (post invio form, post acquisto, post registrazione ecc…), per gli amici TYP (Thank You Page)
- versione stampabile del contenuto
- landing page o pagine di offerte speciali scadute e/o superate

Rendere queste pagine indicizzabili e mostrate all’utente è completamente inutile ed anzi può influenzare il comportamento del crawler di Google, che rileva contenuti irrilevanti e di poca qualità.

2 – Deindicizza le varianti di prodotto

Questo è un problema che affligge sopratutto gli shop di abbigliamento o i grandi shop online che offrono varianti dello stesso prodotto: devi infatti ricordare che per Google non esiste alcuna differenza tra la maglietta modello “Pippo” di colore rossa o quella di colore blu, pertanto la pagina del prodotto primario andrà indicizzata ma dovranno essere deindicizzate le relative varianti. In mancanza di ciò, il bot si troverà ad avere decine o centinaia di pagine tutte uguali, con conseguente penalizzazione in termini di crawling budget (del quale abbiamo parlato in questo articolo)

3 – Limita la profondità di link

E’ di importanza fondamentale che ogni singola pagina del tuo sito web sia raggiungibile con un massimo di 3 click: significa avere un’alberatura organizzata su un massimo di 3 livelli, lineare ed efficace. Ad esempio:

HOME - CATEGORIA PRODOTTO - SOTTOCATEGORIA - PRODOTTO

limita i click ad un massimo di 3 per approdare alla scheda del singolo prodotto. Ma la stessa cosa deve avvenire se non mi trovo in HOME, ovviamente… Quindi fondamentale avere dei menu secondari, o nell’header-footer, che consentano di muoversi agilmente tra una categoria e l’altra.

4 – Usa i link interni

I link interni hanno una duplice funzione:

- abbattere la profondità di link (sono infatti una sorta di shortcut tra una pagina e l’altra)
- distribuire meglio l’autorità del sito tra le diverse pagine

Abusa dei link interni quando pubblichi un nuovo prodotto o una nuova categoria, o per evidenziare al bot l’importanza di una determinata pagina.

5 – Attenzione ai redirect (ma non verso la home!)

Sicuramente anche il tuo sito, a meno che non abbia una struttura estremamente semplice, avrà degli URL “orfani”, ovvero non linkati da nessuna pagina. Potrebbero essere vecchie “backdoor page” (pagine con contenuti specifici per un miglior posizionamento geo-localizzato o su keyword selezionate), landing page superate o semplicemente contenuti obsoleti sostituiti da altri. Nel tempo, questi URL si accumulano (non dimenticare che rimangono in cache al bot di Google per diverso tempo), quindi cerca di impostare le corrette direttive 301 di redirect per istruire il crawler a sostituirli con quelli corretti, ma mi raccomando: non fare redirect solo verso la HOME! Seleziona sempre la landing più coerente con quel contenuto, per evitare di danneggiare l’autorevolezza della tua home page.

6 – Imposta il canonical o il redirect del tuo dominio

Per il motore di ricerca, le versione www o non www vengono viste come due diverse pagine web, e pertanto come contenuti duplicati. Questo a meno che:

- non imposti la direttiva canonical per ogni pagina del tuo sito (=URL completo di https e www, es. https://www.tuosito.it)
- (in alternativa) non importi redirect lato server da non www a www

Un’accorgimento davvero basilare, ma credeteci, ancora oggi vediamo siti con indicizzazioni multiple della stessa pagina…

7 – Mappa correttamente keyword e pagine del tuo sito

La regola madre della SEO è una ed una sola: ad uno specifico gruppo di keyword deve corrispondere sempre e solo una singola pagina. E’ il vangelo di ogni SEO: fare una mappatura preventiva keyword > landing per evitare incertezze da parte del crawler. Facciamo un esempio pratico (ipotizzando di lavorare sul sito di uno studio legale):

- gruppo keyword 1: avvocati, studio legale, studio avvocati, consulenza legale > keyword generiche la cui risposta potrebbe essere la HOME
- gruppo keyword 2: consulenza divorzio, procedure divorzio, avvocati per divorzi, legale matrimonio > query specifiche la cui risposta potrebbe essere la pagina dedicata alla consulenza per pratiche di divorzio
- gruppo keyword 3: studio legale penale, avvocato penalista, avvocato per penale > query specifiche la cui risposta potrebbe essere la pagina dedicata alla consulenza penale
- ecc…

Oltre il 75% dei siti web che analizziamo non rispetta questa fondamentale regola della SEO… ed abbiamo detto tutto.

Speriamo di avervi datto qualche suggerimento utile e di facile implementazione, e per ogni approfondimento potete sempre rivolgervi a noi… [email protected]



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