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Per gli italiani l’auto è sempre uno status symbol

Secondo lo studio europeo di GfK, il 50,8% degli italiani ritiene che le quattro ruote continueranno a rispecchiare la loro posizione sociale e la loro immagine. Ricerca Autoscout24 sulla mobilità del futuro.
del 08/10/14 -

Poche storie: per gli italiani, caso unico in Europa, l’auto è e continuerà a essere uno strumento di espressione del proprio stile di vita, in sostanza il classico status symbol. La ricerca commissionata da AutoScout24 dal titolo The cars we want tomorrow conferma uno degli stereotipi più famosi legati agli abitanti del Bel Paese: il 50,8% dei nostri connazionali intervistati sono infatti convinti che anche la quattro ruote del futuro, elettrica o a combustione interna poco importa, non sarà considerata soltanto un mezzo di locomozione ma continuerà a rivestire un significato più profondo, a esprimere la personalità, i gusti, i valori e la posizione sociale di chi la guida.

Lo studio è stato realizzato dall’istituto di ricerca GfK e ha coinvolto 8.800 persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni in Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna. Alla domanda “Tra 25 anni l’auto cosa potrà offrirmi?” oltre la metà del campione italiano, composto da circa 1000 soggetti, ha risposto “La possibilità di riflettere il mio stato sociale/la mia immagine”. I meno attenti a questo aspetto sono risultati gli austriaci (18,2%).

Non stupisce che siano i giovani, a prescindere dalla loro nazionalità, i più sensibili al concetto di auto come status symbol: la maggioranza di coloro che continuano ancora a ritenere l’auto uno strumento di espressione del proprio “io”, è rappresentata soprattutto dagli intervistati di età compresa fra i 18 e i 29 anni, con una percentuale più che doppia rispetto ai soggetti di 60-65 anni. Questi ultimi, probabilmente più pragmatici, guardano soprattutto alla sicurezza e ai costi di gestione.

Le cose, però, di certo cambieranno, ne è convinto Vincenzo Bozzo, amministratore delegato di AutoScout24 Italia: ”Si tratta di una ricerca molto ampia che ci sta aiutando a comprendere i desideri dell’automobilista del futuro in tutti i Paesi in cui operiamo. Siamo convinti però che l’auto potrà presto tornare a svolgere una funzione importante anche nel ridefinire il concetto stesso di status symbol, grazie allo sviluppo di nuove forme di mobilità sostenibile e a innovative proposte di nicchia”.

Guardando all’auto di oggi, invece, AutoScout24 ha diffuso l’AGPI di settembre, l’indice che misura il costo medio di tutte le oltre 350.000 inserzioni sul sito leader in Italia e in Europa per la compravendita online di veicoli. Per la prima volta quest’anno il dato supera la soglia dei 13 mila euro (13.009). L’incremento del prezzo rispetto al mese precedente è stato del 3,86%, a conferma del trend rialzista degli ultimi mesi. Nessuna sorpresa invece per quanto riguarda il modello più cliccato: l’inossidabile solidità tedesca sembra essere sempre in cima ai desideri degli italiani tanto che Volkswagen Golf è ancora una volta prima in classifica. L’Audi A3 si conferma al secondo posto mentre la Fiat 500L scalza la Nissan Qashqai dal gradino più basso del podio grazie a un incremento delle richieste del 16,58%.
Il Suv giapponese slitta addirittura al quinto posto sorpassato, è proprio il caso di dirlo, anche dalla BMW Serie 3.



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