Natale in Australia: le tradizioni tipiche nella terra dei canguri

In Australia, si sa, il Natale cade in piena estate e questo porta le persone a festeggiarlo in modo molto diverso rispetto a noi. Il seguente articolo illustrerà alcune delle tipicità più curiose delle festività natalizie australiane.
del 27/10/23 - di Diana Cecchi

Come si passano le festività natalizie e i piatti tipici

Nonostante il clima caldo dell'estate australiana, la voglia di celebrare il Natale è forte anche in questo affascinante Paese. Alcune tradizioni sono simili alle nostre, come per esempio le decorazioni rosse, gli alberi di Natale, la messa e le riunioni di famiglia. Altre, invece, possono risultare bizzarre agli occhi di noi europei: per esempio, è prassi comune trascorrere il giorno di Natale in spiaggia, dove si organizzano deliziosi barbecue in riva all'oceano. Un'altra consuetudine molto sentita è quella di festeggiare il Natale con i propri colleghi in autentici office party, che vengono programmati già da settembre/ottobre.

Inoltre, nelle principali metropoli si realizzano eventi speciali come il Carols by Candlelight, in cui la gente si riunisce per le strade cantando melodie natalizie e tenendo una candela tra le mani. In più, il giorno di Santo Stefano, le persone portano doni ai più poveri e si tengono eventi sportivi molto amati, prime tra tutte regate e partite di cricket.

Anche in Australia mangiare in compagnia è una tradizione importantissima e il piatto di cui non si può far a meno a Natale è il tacchino. Molto popolari sono anche i barbecue di gamberi e altri pesci. I dessert tipici, invece, sono il Christmas Pudding, un budino di frutta secca (a volte arricchito con brandy) importato dalla tradizione culinaria britannica, e la torta Pavlova, a base di meringa, panna e fragole o frutti di bosco.

Australia, una meta scelta da sempre più italiani

Chi desidera celebrare il Natale nella terra dei canguri di persona, programmando un viaggio in quel periodo, deve però prepararsi per tempo. Organizzare un viaggio in una meta come questa, infatti - non solo molto distante geograficamente dall’Italia, ma anche piuttosto diversa dal punto di vista socio-culturale - richiede pianificazione. La prima cosa da fare è richiedere il visto temporaneo: questa pratica può essere fatta anche comodamente online su siti come https://auvisa.org/it/, che si occupano di gestire il processo di richiesta del documento e di spedirlo via email già pronto al cliente, con un notevole risparmio di tempo.

Poi occorre prenotare i voli, prestando attenzione agli scali previsti e, se si viaggia “on the road” (una modalità di vacanza molto in voga in Australia), anche il mezzo di trasporto. Oltre a ciò, bisogna identificare il tipo di alloggio più adatto alla propria vacanza (casa in affitto, hotel o anche un semplice van). È consigliabile, infine, prenotare in anticipo anche eventuali attività specifiche da svolgere sul posto.

Sempre più italiani viaggiano in Australia per motivi turistici e, in media, si trattengono nel Paese per tre settimane. Rispetto al 2019, infatti, gli arrivi di turisti italiani hanno mostrato una ripresa del 72% (56.100 contro i 77mila registrati nel 2019), motivo per cui la copertura di voli tornerà molto presto quasi a pieno regime dopo la sospensione causata dal Covid-19. Secondo i dati dell’Australian Bureau of Statistics, luglio 2023 è stato il terzo mese consecutivo in cui gli arrivi per vacanza hanno superato quelli per visite di amici e parenti.

A dicembre 2023, inoltre, la disponibilità di voli dall’Italia all’Australia dovrebbe tornare al 92%, e quasi tutte le compagnie aeree stanno pian piano riprendendo i collegamenti attraverso i loro principali gateway.

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