My Space in TV... “Widget” chi ne aveva davvero bisogno?
MySpace Widget per la TV, con Intel, Yahoo e Toshiba il social network in TV.
Internet, nella sua più moderna rappresentanza, quella dei social network, esce e approda in TV...
del 26/01/09 - di Denis Baruffaldi
Da almeno un paio d'anni un dubbio si è fatto piano piano certezza nei miei ragionamenti sulla rete e sul marketing: quello che il grande salto di internet nella vita delle persone e nella loro quotidianità sarebbe arrivato, come un'onda di piena inesorabile, quando internet fosse finalmente uscita dallo schermo di un computer.
Già da tempo la navigazione e le e-mail arrivano sul nostro cellulare, da un poco meno possiamo seguire i nostri contatti con messenger e con facebook mobile.
Tutto fantastico, vero, a parte qualche compromesso di praticità e velocità che ci limita ancora…
Oggi però c’è una novità…
Internet, nella sua più moderna rappresentanza, quella dei social network, esce e approda in TV.
Ma come? La vecchia signora della comunicazione e dell’informazione, attuale nei numeri ma superata nella tecnologia, ha preso per la mano la nipotina “ipertecnologizzata” e un poco frivola decidendo di accompagnarla nel suo passeggiare…?
La rete ha bisogno della TV per crescere o la TV ha bisogno della rete per non affondare?
Qui mi viene da sorridere…
Si perché se da un lato il vantaggio per internet e My Space in particolare questa volta non si discute, dall’altro credo che questa vittoria della rete sia in realtà più una sconfitta per la TV.
Mi spiego con una domanda: quanto questa conquista di MySpace è stata sudata e strappata con i denti e quanto la TV, con orecchio da mercante, è scesa ad un compromesso storico per salvarsi da un tragico destino?
Credo che l’uscita di internet dai pc coincida con il lento declino del potere televisivo sull’informazione e sul mercato dell’advertising, chi abbia fatto il primo passo non si saprà mai, certo che i tempi erano maturi: My Space ha bisogno di contrastare la crescita virale di Facebook, il sistema televisivo di frenare la lenta erosione di spazio, tempo e denaro che la rete gli sta causando.
Credo che a livello di comunicazione ci guadagnino soprattutto gli utenti, con opportunità di maggiore centralità come “punto di ascolto e fruizione” dell’informazione e dei contenuti; di fatto questo accordo apre nuove prospettive, vedremo…