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Morti bianche: tendenza in crescita

Tra gennaio e febbraio 2011 sono cresciuti i casi di mortalità rinvenuti sul posto di lavoro.
del 15/04/11 -

Tra gennaio e febbraio 2011 in Italia si sono verificati 83 casi di mortalità sul lavoro. 59 i casi registrati invece nel 2010, considerando il medesimo periodo. Purtroppo, una tendenza in crescita che mostra quanto lavoro ci sia ancora da fare in materia di sicurezza sul lavoro. A livello regionale, la maglia nera spetta all'Emilia Romagna, che registra ben 12 casi di morti bianche, quindi il 14,5% sul tolale. Seguono Lombardia, sempre con una percentuale pari al 14,5% (ma con un indice di incidenza sugli occupati pari a 2,8), Sicilia, Campania, Piemonte, Veneto e Basilica. Il Molise è l'unica regione ad avere la percentuale pari a 0, ma va considerato che il numero degli occupati è nettamente inferiore rispetto a Emilia Romagna e Lombardia (110661 rispetto agli 1955632 della Lombardia).

Questi sono i dati raccolti dall'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering. Tra le principali cause di morte sul lavoro, rientrano la caduta dall'alto di gravi e quindi lo schiacciamento (per il 26,5% dei casi), seguito dalla caduta di persone dall'alto (per il 24,1%) e il ribaltamento del veicolo o del mezzo in movimento (15,7% dei casi). Se si individua invece il settore economica, chi opera nell'agricoltura, la caccia, la pesca e la silvicoltura è fortemente a rischio (con un elevato 36,1% dei casi), seguito dal settore delle costruzioni (18,1%) e attività artigianali (con il 9,6% dei casi). Il settore tessile, dell'abbigliamento, la sanità e l'informatica non registrano alcun caso.

In considerazione al sesso, i casi maggiori si registrano per gli uomini (ben 80 casi di morti bianche per gli uomini, mentre 3 i casi registrati per le donne), a conferma che è il sesso maschile a svolgere i lavori più a rischio. Per fascia d'età, invece, i casi più numerosi si registrano tra chi ha tra i 40 e i 49 anni, mentre meno numerosi i casi che si verificano tra la popolazione straniera (dato sicuramente collegato al fatto che gli occupati stranieri sono nettamente in minoranza rispetto agli italiani).



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