Letta e Gasparri da banca marche si scontrano sul tema della giustizia lenta

Al convegno incentrato sul tema dell’efficienza giudiziaria di venerdì 10 giugno organizzato da Banca Marche e voluto fortemente dal direttore generale Massimo Bianconi e dal presidente Michele Ambrosini, hanno partecipato ed animato la discussione tra gli altri Maurizio Gasparri (Presidente senatori Pdl) ed Enrico Letta (Vicesegretario Pd).
del 20/06/11 -

Jesi, giugno 2011 - “L’efficienza della giustizia per la competitività del Sistema Italia” è il titolo del convegno organizzato da Banca Marche, che si è tenuto venerdì 10 giugno nella sede centrale di Jesi. L’argomento centrale del convegno era la riforma della giustizia tesa a favorire la velocità dei procedimenti.

La lentezza della giustizia civile di primo e secondo grado, infatti, pesa sulle aziende per oltre 2,6 miliardi di euro, tra i costi per i ritardi delle sentenze e le spese legate alle procedure fallimentari. In Italia occorrono 1.250 giorni per recuperare un credito, in Francia solo 330. Tutto questo viene pagato in termini di minori investimenti e immobilizzo di capitali.

Ad animare il dibattito sono intervenuti tra gli altri il presidente dei senatori del PDL, Maurizio Gasparri e il vice segretario del PD, Enrico Letta. Pur condividendo nel merito la necessità di una riforma radicale del sistema giudiziario civile, al fine di mettere l’Italia al passo di altri paesi europei, i due politici si sono scontrati principalmente sull’efficacia delle riforme varate dall’attuale governo. Il senatore Gasparri ha difeso il provvedimento dell’esecutivo, evidenziando che l’anno scorso, per la prima volta c’è stata una diminuzione degli arretrati dei processi. Troppo poco secondo l’on. Letta, secondo cui la gravità della situazione richiede un intervento molto più deciso e che il governo si è concentrato in gran parte sulla giustizia penale per risolvere i problemi del premier.

In accordo con l’idea di un “governo di salute pubblica” introdotta dal governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, il direttore generale di Banca Marche Massimo Bianconi ha posto l’accento sulla “necessità di superare le divergenze partitiche per attuare le riforme di cui l’Italia ha urgentemente bisogno”.

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Su Massimo Bianconi

Massimo Bianconi si é laureato in Scienze Politiche presso l'Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un Corso di specializzazione in Discipline Bancarie presso la facoltà di Economia e Commercio dell'Università degli studi di Roma ed un Corso intensivo di gestione bancaria presso la SDA Bocconi.

Ha avviato la sua carriera al Banco di Santo Spirito per il quale è stato responsabile di varie strutture aziendali, sia nella Rete commerciale che presso la Direzione Generale. Ha quindi ricoperto nel corso degli anni vari ruoli in diversi settori di attività, tra cui quelli di Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Spoleto, Condirettore Generale della Banca Agricola Mantovana, Vice Direttore Generale della Banca di Roma, Direttore Generale di Cariverona Banca S.p.A., Direttore Generale Credito Italiano S.p.A., Responsabile Coordinamento Commerciale, Marketing Strategico e Corporate Identity del gruppo Sanpaolo Imi S.p.A. Attualmente è Direttore Generale di Banca delle Marche S.p.A. e Presidente della Commissione Regionale ABI Marche.

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