La Deflazione, cause e ripercussioni economiche

Dall'inflazione alla deflazione, che cosa è e quale sarà il ruolo dell'export in questo contesto?
del 09/09/14 - di Federica Pari

Come noto, l’Italia è entrata in deflazione. Uno scenario che unito alla recessione in atto potrebbe risultare devastante per le già provate tenute economico – finanziarie delle aziende italiane, e che sembra essere propulsivo di un circolo vizioso che condurrà a scelte radicali. Ma cosa è la deflazione? Quali sono i suoi rischi? E perché l’export è la leva che potrebbe salvarci?

Deflazione: cosa è
La deflazione è una situazione nella quale si verifica un prolungato calo dei prezzi dei beni e dei servizi. In altri termini, ciò che acquistiamo oggi ha, in media, un costo inferiore rispetto a quanto non avvenisse qualche mese fa. Uno scenario apparentemente conveniente ma… perché in realtà la deflazione è un meccanismo da temere, specialmente se – come in questa ipotesi – è legato a un contesto recessivo?

Deflazione e circoli viziosi
Il calo dei prezzi “certificato” dalla deflazione non può che condurre le imprese a disporre di minori introiti, minori profitti e minore liquidità. La flessione dei prezzi è infatti collegata non solamente alla riduzione del fatturato, quanto altresì a scelte piuttosto nette sul fronte della gestione delle scorte. A sua volta, la riduzione di redditività e di cash flow per le imprese, induce le aziende a ridurre i ritmi produttivi, gli investimenti e – inoltre – le nuove assunzioni. Una delle conseguente più dirette della deflazione è dunque quella di spingere in incremento la disoccupazione, che a sua volta genera contrazione della spesa per i beni e per i servizi, e la drammatica considerazione che le famiglie avranno sempre meno denaro a disposizione.
Infine, una flessione della spesa per beni e per servizi renderà sovrabbondanti processi produttivi e magazzini delle aziende, portando le stesse – al fine di non accumulare eccessive giacenze – a ridurre i prezzi dei loro beni e dei loro servizi. Si ritorna dunque al “punto” di partenza.

Deflazione e export
Dalle poche righe che precedono emerge come la deflazione sia un contesto di grande complessità e profondità. E’ quindi indispensabile elaborare una strategia anti – deflazione da affrontarsi con decisione e tempestività al fine di interrompere – fin dalle sue prime fasi – la drammatica spirale che potrebbe prolungarsi per anni: il Giappone, ad esempio, ancora oggi ha difficoltà a superare un circolo deflattivo iniziato ben 15 anni fa.
Tra le iniziative “tradizionali” di lotta alla deflazione vi è l’apporto di nuova liquidità sul mercato. È per questo motivo che le istituzioni monetarie di tutto il mondo, ai primi segni di deflazione, puntano su tranche di finanziamenti a tassi di favore al sistema bancario (come avvenuto con la BCE) o a strategie di quantitative easing (come avvenuto con la FED).
Per le aziende italiane, la leva più efficace per contrastare la deflazione è ricorrere all’export. Destinare i propri servizi e i propri beni ai mercati esteri permette infatti di evitare i rischi di contrazione della domanda locale (oramai, una certezza per le imprese tricolori), contando invece su nuova linfa esogena alle criticità nazionali e continentali.
Proprio per questo motivo, sono le aziende che ricorrono a congrue strategie di internazionalizzazione a ottenere performance migliori della media di mercato, conseguendo quegli step fondamentali per potersi garantire una idonea crescita anche sul mercato interno. EGO International, da oltre 10 anni, è al fianco delle imprese italiane che desiderano poter pianificare con maggiore consapevolezza i propri passi futuri sui mercati internazionali, garantendo a tutti gli imprenditori una consulenza chiara, trasparente e personalizzata.

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