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L'efficacia del formato pdf per l'archiviazione documenti

Secondo una recente ricerca di AIIM Research il formato PDF è il formato più diffuso per l'archiviazione documentale a lungo termine.
del 20/01/09 -

Qual'è il formato più diffuso per l’archiviazione di documenti a lungo termine? Secondo una recente ricerca di AIIM Research non ci sono dubbi: si tratta del formato PDF, utilizzato dal 90% delle organizzazioni, la cui sorgente è - nella maggior parte dei casi - il formato Office.

Il successo del formato PDF sta nel fatto che si tratta di file completamente autonomi, dal momento che non necessitano di font o link esterni. Un ulteriore vantaggio risiede nello "statuto" del formato PDF, già standard ISO dal 2005 e dallo scorso anno "open ISO standard".
Inoltre il formato PDF è un contenitore (wrapper) per le immagini scannerizzate, il che ne rende possibile la conversione e l'esportazione in ulteriori formati.

L'archiviazione su Microfilm viene utilizzata dal 43% delle organizzazioni: il paradosso è che si tratta di un supporto analogico che - a differenza di Cd e Dvd di durata temporale limitata e riproducibili con strumenti soggetti a obsolescenza tecnologica e vincolati da tecnologie proprietarie - ha solide pretese di archiviazione a lungo termine (Long Term Archive).

Da rilevare che la carta viene ancora utilizzata dal 100% delle organizzazioni, anche se nelle previsioni per i prossimi anni è previsto un suo calo fino al 77%: l'efficacia dell'analogico resiste tenacemente anche nell'epoca della digitalizzazione pervasiva, presentandosi come modalità di archiviazione indubbiamente più affidabile e meno volatile.



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