L’economia del Giappone
Abbiamo già parlato più volte del Giappone, l’ultima quando Shinzo Abe è stato rieletto a primo cittadino del suo paese.
del 08/03/16 - di Luca Luongo
Oggi parleremo dell’economia del paese guidato da Abe, terza al mondo dopo Stati Uniti e Cina; caratterizzata da alcune grandi aziende private e da un sistema che assicura un’alta qualità della vita ai suoi abitanti.
Ecco gli argomenti che tratteremo:
- Settore Primario
- Settore Secondario
- Occupazione/Disoccupazione
- Piani statali per l’economia
Il settore primario
La maggior parte del (poco) spazio coltivabile del paese è dedicato alla coltivazione del riso, anche se il governo sta cercando di incrementare la produzione di frutta e ortaggi, finora scarsamente prodotti.
Sul territorio vengono poi coltivati prodotti alimentari come orzo, soia, frumento, barbabietole. Di rilievo anche la produzione di té e di zucchero di canna.
Sono poi molto diffusi i gelsi, che forniscono la base dell’industria della seta. La maggior parte del territorio (circa il 64%) è occupato da foreste, per cui l’industria del legname ha un peso abbastanza considerevole. Uno dei settori più importanti è comunque la pesca, sia a livello di quantità sia per la qualità; non a caso il Giappone possiede una delle più grandi flotte da pesca al mondo.
Vengono pescati principalmente sardine, calamari, sgombri, tonni, salmoni e gamberetti; a causa della pesca in mare aperto, sono particolarmente diffuse le navi-officina, in cui è possibile congelare o inscatolare direttamente il pesce.
Il settore secondario
Il Giappone non è particolarmente ricco di depositi minerari: principalmente nel sottosuolo si trovano zinco, rame e argento. Alcuni giacimenti di carbone si trovano poi nel Kyushu e nell’Hokkaido.
L’industria a sua volta è concentrata nella grande area prossima a Tokyo, ed è ben differenziata.
Il paese è al secondo posto al mondo dopo la Cina per l’industria automobilistica (i marchi più conosciuti sono Toyota, Honda, Nissan) e al primo per i prodotti dell’elettronica di consumo (Sony, Panasonic, Canon sono sono alcuni tra i marchi più famosi). Il Giappone è poi in una situazione di quasi monopolio a livello mondiale per la produzione di motociclette, stampanti e soprattutto console per videogiochi.
Per quando riguarda il settore energetico, il paese ha fatto grandi progressi per quanto riguarda le energie rinnovabili.
- Occupazione/Disoccupazione
- Economia
Come vediamo da questo grafico, il tasso di disoccupazione del Giappone è molto basso. Persino nel periodo più nero della crisi, i livelli di occupazione nel paese sono stati estremamente alti.
E’ a dir poco inutile paragonare i numeri di questo paese a quelli che l’Europa (ben più tristemente) ci ha abituato.
I piani statali per l’economia
Qualche tempo fa abbiamo parlato di alcuni problemi che il Giappone sfiora ormai da lungo tempo (potete leggere l’articolo intero: “Il Giappone cresce meno delle attese, ma lo Yen s’impenna“).
Il paese ha infatti una moneta molto debole, soprattutto rispetto all’euro o al dollaro.
Ciò penalizza molto il paese a livello di commercio con l’estero; inoltre la politica fortemente deflazionistica del premier Shinzo Abe ha avuto non pochi lati negativi (tra gli, altri un aumento del costo della vita e delle tasse societarie, che hanno acuito una situazione di precarietà nel paese).
A livello geopolitico, poi, la nazione non è situata in un posto idilliaco: la vicinanza alla Cina (con cui i rapporti sono tesi da sempre; ancor oggi i due paesi si contendono alcune isole) e alla Corea del Nord è fonte di indiscutibili preoccupazioni, soprattutto nel caso di un riaccendersi delle ostilità tra Est e Ovest.
di Luca Luongo
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