Jake La Motta: la leggenda di Toro Scatenato

Storia di Jake La Motta, detto Toro Scatenato e a cui Martin Scorsese dedicò un film di successo
del 21/02/12 - di Franco Battagli

DI LUI SI SA - 102 incontri per un record di 83 vittorie, 30 delle quali per ko, quattro pareggi e 19 sconfitte. Dal titolo mondiale al lento declino, passando per il carcere e lo spettro della combine. Una vita sempre sopra le righe per l'ex pugile che fu il simbolo del riscatto degli italo-americani del Bronx negli anni dopo la Grande Depressione americana.
All'anagrafe Giacobbe La Motta - detto "Il toro del Bronx" e "Il toro scatenato" (New York, 10 luglio 1921) - è un ex pugile statunitense, di origini italiane, per la precisione di Messina, città natale del padre. Campione mondiale dei pesi medi. Leggenda del pugilato mondiale, per i più giovani avrà per sempre le sembianze di Robert De Niro, quello da oscar di 'Toro scatenato', l'indimenticabile film di Martin Scorsese. Per gli altri sarà uno dei più grandi pesi medi della storia della boxe, nonostante non fosse né il più potente, né il più tecnico, né il più veloce, né il più bello a vedersi. Ma fu sicuramente il più coraggioso.
Pur non essendo molto alto (solo 1,73) sul ring diventava una furia. Debuttò a soli 19 anni, non era potente ma aveva in dota un'aggressività unica che non dava respiro. La svolta per la sua carriera fu il doppio confronto con Ray Sugar Robinson.
Sui match di La Motta aleggiò spesso lo spettro della combine. La prima volta nel '47 dopo il ko subito al quarto round da Bill Fox: ci fu anche un'inchiesta che lo giudicò colpevole, tanto che gli venne perfino ritirata la licenza. Ma quando tornò a combattere ritrovò la vittoria, tanto da meritarsi finalmente la sua chance mondiale contro Marcel Cerdan. L'incontro avvenne il 16 giugno '49 a Detroit, La Motta vinse il titolo contro tutti i pronostici. Il francese giurò che si sarebbe ripreso il titolo, ma prima un rinvio per un infortunio dell'avversario italo-americano poi il tragico incidente aereo in cui perse la vita gli negarono la rivincita.

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