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Investimenti IT in Italia: una lettura ottimistica

Nonostante i dati sugli investimenti in Information Technology ci presentino un' Italia in ritardo rispetto ai principali paesi europei, ci sono aziende che hanno metabolizzato l' importanza di muoversi secondo una IT Strategy che faciliti obiettivi di efficienza, produttività ed integrazione.
del 04/05/11 -

di Marcello Sabatini - Senior IT Strategy Consultant

I dati che annualmente fotografano la situazione degli investimenti in Information Technology raccontano di un Italia in ritardo rispetto al resto d' Europa e del mondo. Le perdite del 4,5% nel 2009 e addirittura del 7,6% nel 2010 (Dati ASSINTEL 2010) sono pesanti e non possono che indurre a pensare che le aziende italiane non innovano, non puntano alla produttività ed all' efficienza. Insomma un quadro preoccupante che viene di poco cambiato dal + 1,2% previsto per il 2011.
Ma se entriamo nei numeri scopriamo qualcosa di estremamente interessante e che può farci ben sperare per il futuro. Tra l' hardware che perde il 18,6% ed i servizi IT che perdono il 3,8%, il software guadagna il 2,7% e l' osservazione più interessante è che il comparto registra un segno positivo sin dal 2007. Se poi entriamo al suo interno, scopriamo qualcosa di ancora più interessante: mentre gli applicativi gestionali registrano perdite da ormai 4 anni (2006/2007 – 2009/2010), gli extended ERP (questi flettono lievemente solo nel 2008/2009), i sistemi di Business Intelligence, ed i sistemi di Process e di Content Management crescono con buona continuità. Da questi dati nascono due considerazioni:

1. la crescita degli investimenti in extended ERP, BI e Process management a fronte della diminuzione di quelli relativi agli applicativi gestionali induce a pensare ad un graduale passaggio dalla informatizzazione delle singole attività a quella dei processi e dell' azienda vista come sistema integrato
2. La continuità della crescita, che sta ad indicare soddisfazione sui benefici ottenuti. Questo avviene solo quando gli investimenti sono frutto di una IT Strategy ben definita

Insomma, sono dati che testimoniano una situazione in cui le nostre aziende (o almeno una parte di esse) hanno metabolizzato il concetto di Information Technology come leva strategica dalla quale possono ottenere ritorni in termini di competitività sui mercati ed hanno elaborato delle IT Strategy appropriate. Stride tuttavia il dato negativo registrato dal settore dei servizi IT, che fa pensare ad aziende che preferiscono muoversi sfruttando prevalentemente competenze interne rinunciando quindi all' apporto di specializzazione ed esperienza che potrebbero reperire all' esterno e dal quale potrebbero ottenere un' ulteriore spinta.
Ma la strada intrapresa è buona ed è ragionevolmente ipotizzabile che presto anche il settore dei servizi IT riprenderà a crescere. Già nel 2010, la voce di consulenza registra un + 1,2% e che il rapporto ASSINTEL 2010 riporta che tra le priorità delle aziende per il 2011 che riguardano la gestione delle risorse IT, compaiono voci come IT Strategy & Business Process e Performance Management. Rimandando alla lettura del rapporto ASSINTEL 2011 per tutti i dettagli sembrava doveroso offrire una lettura ottimistica dell' attuale stato di salute della nostra IT.



A proposito di Marcello Sabatini

Marcello Sabatini è un consulente senior che offre aiuto alle aziende durante il processo di formulazione, avviamento ed attuazione delle loro strategie dell' Information Technology.
Il suo percorso professionale inizia nel 1982 con la laurea in Scienze dell' Informazione conseguita presso l' Università di Pisa. Lavora 16 anni in una importante software house italiana seguendo un percorso di crescita che lo porta alla dirigenza nel 1990. Assume il ruolo di responsabile delle attività aerospaziali dell' azienda guidando progetti afferenti al programma dell' ESA (European Space Agency) che ha prodotto il modulo europeo (Columbus) attualmente in orbita come parte della stazione orbitante. Dal punto di vista puramente tecnico, Marcello è particolarmente attivo nell' area del software engineering e contribuisce alla definizione degli standard di sviluppo del software di bordo di Columbus con particolare enfasi sugli aspetti legati alla progettazione del software object-oriented ed il passaggio tra specifiche software funzionali e architetture ad oggetti.
Successivamente assume il ruolo di responsabile della ricerca e guida consorzi europei su progetti che riguardano l' integrazione tra multimedialità, internet e sistemi informativi geografici.
In tutte le attività svolte, il denominatore comune è stato l' allineamento strategico tra le scelte tecnologiche e gli obiettivi di medio e lungo periodo dei progetti e delle aziende coinvolte. Il contesto internazionale delle sue attività ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo dell' attitudine al lavoro in team, al forte orientamento agli obiettivi ed all' utilizzo di metodi rigorosi. Ha inoltre contribuito ad accrescere la sua conoscenza del settore IT in molti contesti di utilizzo differenti: dai sistemi embedded ai sistemi per il mercato business. Lo sviluppo della capacità di creare relazioni strategiche tra tecnologia ed obiettivi di business è la diretta conseguenza del suo percorso professionale.
Dal 1999 Marcello opera come consulente principalmente per aziende di medio grande dimensione anche se tra i suoi clienti annovera diverse realtà appartenti al mondo della PMI.
Marcello ha conseguito le certificazioni ITIL V2 Foundation, Six Sigma Green Belt e Lean&Design for Six Sigma.



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