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Il respiro musicale dei Fabularasa a Multiculturita Summer Jazz Festival 2010

Primo appuntamento dell’ottava edizione del Multiculturita Summer Jazz Festival, rassegna promossa dall’omonima associazione sotto la direzione artistica di Michele Laricchia, con il contributo dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, del Comune di Capurso, con il patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Bari, promosso da Jazzitalia.
del 02/07/10 -

Ad aprire la kermesse che si svolgerà a Capurso dal 12 al 15 luglio, in anteprima ieri sera la formazione barese dei Fabularasa, le cui sonorità in bilico tra jazz, canzone d’autore e atmosfere mediterranee, ben si sposano con il leit motiv della manifestazione, quest’anno incentrata non solo sulle essenze jazzistiche ma anche sui ritmi afroamericani e sulle novità più innovative del soulgrass- blues e della fusion .

Aperto al pubblico, l’anteprima musicale ha riscontrato un notevole successo di presenze, e per chi non li conoscesse ancora, la formazione dei Fabularasa composta da Luca Basso (voce), Vito Ottolino (chitarra) , Leopoldo Sebastiani (basso elettrico, loop station) e Giuseppe Berlen ( batteria e percussioni) rappresenta una delle realtà più interessanti nel panorama della canzone d’autore italiana grazie all’ottima qualità tecnica dei musicisti e alla ricerca letteraria dell’autore Luca Basso, le cui parole hanno destato l’interesse di scrittori importanti quali Dacia Maraini, Michele Serra e Fernanda Pivano .

Numerosi i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale da pubblico e critica, quali la vittoria dell’edizione 2004 del premio “ Voci per la libertà- una canzone per Amnesty” e della prestigiosa edizione 2005 del premio “ Musicultura” accanto a nomi importanti come Simone Cristicchi e Pier Cortese. Ad aprire il concerto, nella suggestiva cornice del Sagrato Chiesa Madre nel centro storico, i brani storici dell’ensemble, da “ Romanesca” alla briosa “ Campo dei girasoli” per poi proseguire con i ritmi suadenti di “ Case portoghesi”, ispirata al canto malinconico di un netturbino incontrato per caso alla stazione ferroviaria di Lisbona dal cantante Luca Basso .

Il live prosegue, tra aneddoti e brevi intermezzi strumentali dei musicisti, nei quali ben si evince l’intesa della band e l’ottima tecnica strumentale degli stessi, capaci di creare alchimie musicali raffinate e mai scontate. Due omaggi ai cantautori Enzo Jannacci e al pugliese Domenico Modugno, con due originali versioni di “ Giovanni il telegrafista” e “ Vecchio frack”, quest’ultima in versione acustica, cantata dal pubblico entusiasta. Luca Basso, reduce con la sua band da una mini tournee italiana, ama ricordare i talenti della sua regione, e racconta di un incontro avvenuto anni addietro al Conservatorio di Bari, tra l’allora direttore Nino Rota ed il giovanissimo Riccardo Muti.

Con i Fabularasa “ il jazz ha trovato davvero le parole” , così come amano definire la loro musica i quattro componenti della band, ed il risultato è una perfetta simbiosi tra la poetica dei versi di Luca Basso e il sound dalle connotazioni jazz e mediterranee . “ Aria “, brano scritto dal fantasioso batterista Giuseppe Berlen , dalla ritmica prorompente, è un tripudio di emozioni che ben si sposa con il successivo brano in scaletta dal titolo “ Delenga Cartagho” e ancora con “ Allende” , vincitore nel 2004 del prestigioso concorso “ Voci per la libertà- una canzone per Amnesty “ .

A chiudere l’ottima performance, ancora due piccoli capolavori quali “ Al Safar” (romanzo meridiano) , che affronta la tematica dolente dell’ immigrazione ed il fortunato “ Fiorile” , brano vincitore del premio Musicultura, la cui solarità è ben espressa dal testo di Luca Basso ma anche da una struttura armonica dalle linee aperte che sprigiona una profonda sensazione di vitalità .

La formazione ringrazia il pubblico decisamente soddisfatto dalla performance, che acclama a gran voce ancora due bis gioiosamente concessi dall’ensemble “ Diario di un seduttore” ed una ulteriore versione de “ Il campo di girasoli “.

Non ci resta quindi che acquistare il cd d’esordio della band barese dal titolo “ En plein air”, prodotta dall’ etichetta Egea nel 2008, “ per godere ancora dei benefici di una musica che riesce a penetrare nell’animo dell’ ascoltatore, cullandolo dolcemente verso una realtà che apre il cuore.

Claudia Mastrorilli



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