Il massaggiatore: a chi rivolgersi?

Sottoporsi ad una seduta massaggi significa vivere un’esperienza diversa dal solito, momenti che sono in grado di cambiare in modo significativo gli stati fisico-emotivi della persona.
del 01/10/15 -

Il massaggiatore: a chi rivolgersi?

Sottoporsi ad una seduta massaggi significa vivere un’esperienza diversa dal solito, momenti che sono in grado di cambiare in modo significativo gli stati fisico-emotivi della persona.
Ecco perché, la figura del massaggiatore ricopre una posizione fondamentale e deve dimostrare di averne i requisiti, ovvero una serie di competenze personali e professionali che attestino le sue capacità.

Coloro che decidono di ricevere un massaggio terapeutico, lo fanno soprattutto per trovare relax e sollievo dallo stress quotidiano, uno spazio prezioso dove dedicarsi totalmente a se stessi e rigenerarsi.
Una volta scelto il massaggio più adatto e magari aver consultato un medico specialista per approfondimenti o maggiori informazioni, non resta che cercare il giusto massaggiatore.
Per farlo, non basta dar credito ai passaparola o affidarsi alla pubblicità, ma serve studiare l’operatore secondo parametri di valutazione ben precisi.
Come lavora allora un buon professionista e quali sono le doti di cui non può fare a meno?

1) Deve saper ricreare un ambiente confortevole e tranquillo, mettere a proprio agio il paziente, offrendo sostegno ed empatia. In questo frangente, non guastano avere conoscenze psicologiche di base e un’attitudine alla positività.
2) Capacità di ascolto e discrezione. Il paziente può sentirsi così al sicuro, libero di esprimersi serenamente.
3) Comprensione delle parti anatomiche, specialmente del sistema muscolo-scheletrico.
4) Buona salute e forma fisica per adottare le posizioni richieste dal massaggio ed applicare l’esatta intensità di manipolazione.
5) Rispetto delle norme igieniche e abbigliamento adeguato: pantaloni e camicia a maniche corte , entrambi bianchi.
Il massaggiatore deve inoltre esporre i certificati che documentano la formazione seguita, attestati, corsi e specializzazioni compresi.

Classificazione dei massaggi e professionalità del massaggiatore
Il termine massaggio deriva dal greco “ massein”e significa “impastare, modellare”.
Il massaggio infatti, non è altro che una serie di operazioni manuali effettuate sui tessuti molli del corpo umano. Lo scopo è quello di migliorarne aspetto estetico e salute.
Sono numerosissime le tecniche di massaggio note, specialmente considerando la lunga tradizione importata dall’Oriente. Ayurvedico, Shatsu e Thai rappresentano solo alcune delle più famose, quelle che insomma conoscono anche i profani del settore.
Il punto che mette in relazione ogni differente trattamento è la qualità del contatto espressa dal massaggiatore. La sua capacità di manipolazione realizza una corrispondenza energetica fra corpo e mente che non può che provocare benefici.
Natura e portata di tali effetti dipendono ovviamente dal tipo di massaggio eseguito.
Generalmente si distinguono quattro grandi gruppi:
- Massaggio igienico
Agisce sia sugli organi superficiali che su quelli profondi. L’obiettivo è di ottimizzare le condizioni di salute e prevenire l’insorgere di fastidiose patologie. Si riduce la tensione nervosa, migliorano circolazione periferica ed elasticità di muscoli ed articolazioni.
Con questo genere di problemi, è opportuno rivolgersi ad un massaggiatore che conosca massaggi del tipo Californiano o Stone massage.
- Massaggio terapeutico
Altrimenti conosciuto come Massoterapia, è proficuamente applicato nella Medicina sportiva e come coadiuvante alle riabilitazioni. Tramite varie manovre - frizioni, sfioramenti, impastamenti, pressioni, vibrazioni e percussioni - il massaggiatore incrementa l’attività vascolare e del sistema linfatico, scioglie le contrazioni e crea un effetto rilassante.
In aggiunta al massaggio terapeutico classico, è possibile contattare professionisti del linfodrenaggio, del massaggio connettivale, miofasciale, bodywork TIB e tanti altri.
- Massaggio sportivo
Si rivolge a chi svolge attività agonistiche ed incorre frequentemente a sollecitazioni di articolazioni, tendini e muscoli.
Il massaggiatore sportivo focalizza i trattamenti a seconda delle necessità: vascolarizzanti ed elasticizzanti per i pre-gara, personalizzati sull’atleta durante la prestazione e drenanti e defaticanti in fase di recupero.
- Massaggio estetico
Concentrando la manipolazione sulla pelle – derma e ipoderma - e spesso aiutandosi con oli, creme e strumenti, il massaggiatore elimina inestetismi, come invecchiamento della pelle e perdità di tono.

Le manovre base
Quando effettua un trattamento, il massaggiatore lavora su due elementi: scambio e comunicazione di energia.
Mediante movimenti esperti della mano – o altre parti del corpo come gomiti e ginocchia – stimola attività biochimiche positive, capaci di portare equilibrio psico-fisico al paziente.
Il back ground di tali esercizi è una filosofia antica, che inserisce l’uomo all’interno di un ordine preciso e ben integrato nel Macrocosmo: una corrispondenza di flussi vitali che sono ristabiliti in maniera armonica.
Ma quello che fa in pratica il massaggiatore è semplicemente una serie di gesti studiati al dettaglio.
Si possono elencare i più comuni:
- Sfioramento
Si tratta di movimenti lenti e leggeri eseguiti con il palmo delle mano, posizionata a piatto.
Gli arti scorrono sulla pelle in maniera alternata e in direzione della corrente venosa.
- Pressione
La mano fa presa diretta sulla zona interessata. La manovra può essere intervellata da brevi pause che danno al paziente il tempo di reagire allo stimolo.
- Impastamento
La manipolazione è sull’asse trasversale del muscolo: si spreme e allontana la massa carnosa dall’osso, per un’azione profonda che elimina le scorie dell’affaticamento e sollecita l’epidermide.
Per l’impastamento superificiale i polpastrelli delle dita trattengono esclusivamente cute e sottocute.
- Percussione
Consiste in più colpi ravvicinati e a diverse velocità, con effetto stimolatorio su flusso sanguigno e tono muscolare.
La percussione è localizzata in un’area precisa del corpo o con progressivo avanzamento di dita o mani.
- Rotazione
Sono movimenti sciolti, particolarmente efficaci per braccia, spalle, collo e caviglie.
Il massaggiatore opera con molta cura e precisione, per evitare eventuali danni a carico di giunture e articolazioni.
- Vibrazione
È un’oscillazione impressa dalla mano sulla superficie corporea, per agire profondamente sulle terminazioni nervose: calma l’ipereccitabililità e dà sollievo alle contratture muscolari.
Risulta benefica anche per il trattamento di aderenze, cicatrici e smagliature.
Il massaggiatore, prima di dar inizio alla seduta, avrà modo di preparare la strumentazione occorrente: tutto deve essere pronto e a portata di mano in caso di bisogno.
A tale fine, sono considerati necessari: un lettino regolabile con foro per il viso, cuscini di varie dimensioni e coperte.
Il locale deve essere sufficientemente ampio, ben aerato ed accogliente. La temperatura consigliata è intorno ai 24 gradi.
Luci soffuse e musica di sottofondo - se gradita dal cliente – rappresentano i complementi che perfezionano il set di lavoro e intensificano le sensazioni del massaggio.



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