Il bello della diretta... Panoramica sull’RC auto

Panoramica sull’RC auto
del 14/08/08 -

Quando si parla di assicurazioni Rc auto la maggior parte degli italiani ha idee molto confuse: a differenza di quello che accade nel resto d'Europa, nel nostro Paese è ancora normale credere nella vecchia figura dell'assicuratore “che viene a casa” ogni volta che abbiamo bisogno di lui.

Permane l'idea, cioè, che in caso di “problemi” il proprio assicuratore sia una figura chiave: che possa fare la differenza tra la colpa e la ragione in caso di incidente e, più in generale, che sia in grado di farci sempre avere in qualche modo un rimborso.

Niente di più sbagliato: tutti gli assicuratori sottostanno alle (strettissime) regole che sono imposte loro dalle compagnie per cui lavorano, da una parte, e dalla Legge, dall'altra. La differenza cioè non la fanno giacca e cravatta, ma serietà e trasparenza. Sotto questo aspetto, le società di assicurazione più grandi, sia tradizionali che telefoniche e Internet, offrono tutte elevati standard di affidabilità.

Ma allora che cosa, concretamente, fa la differenza? L'assistenza clienti e, soprattutto, le tariffe. Perché quando si parla di assicurazione Rc auto, il momento del bisogno è rappresentato dal sinistro: se tampono qualcuno, la mia assicurazione deve pagare i danni che ho provocato al veicolo che ho urtato; se mi vengono addosso e la colpa è quindi della controparte, la mia compagnia mi rimborsa attraverso il c.d. Risarcimento Diretto.

Si tratta quindi di situazioni in cui avere un'agenzia assicurativa con segretarie, agenti, eccetera non fa alcuna differenza: le procedure di rimborso, inclusi i tempi entro cui il denaro deve essere erogato, sono imposte alle compagnie dalla Legge, cioè dall'Istituto di Vigilanza per le assicurazioni (l'Isvap). E senza l'autorizzazione/controllo dell'Isvap in Italia nessuna società di assicurazione può lavorare.

Tradotto: l'assicurazione tradizionale ha per forza di cose costi maggiori, rappresentati dalla rete di vendita sul territorio. Costi che vengono interamente scaricati sui premi assicurativi (cioè le tariffe Rc auto) e in cambio dei quali gli assicurati, in sostanza, non ottengono nulla in più rispetto alle compagnie “dirette” che lavorano solo via telefono e Internet. È per questo che le compagnie assicurative telefoniche spesso fanno risparmiare fino al 50%.

Quanto all'assistenza, quante volte ci siamo sentiti rispondere, dal nostro assicuratore come dall'impiegata di agenzia, “abbiamo inoltrato la pratica alla direzione: a decidere sono loro”?

Avere cioè “qualcuno con cui prendersela di persona” in caso di problemi non serve a nulla, nel 99% dei casi.

Posto che, in conclusione, in caso di disservizio le sacrosante lettere alla direzione e all'associazione consumatori si possono sempre fare, il punto è che dell'assicurazione non si ha bisogno quasi mai: per fortuna gli incidenti sono fatti eccezionali, non la norma. Per cui, perché spendere di più?



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