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I buoni propositi per il nuovo anno di mister Lensi

Intervista a tutto campo al selezionatore della rappresentativa provinciale pratese di calcio.
del 28/12/10 -

In attesa della ripresa del campionato provinciale Uisp, e di conoscere le date del recupero dell’undicesima giornata, l’attenzione della Lega Calcio si è spostata verso il Torneo delle Rappresentative, l’appuntamento al quale prendono parte le selezioni di tutti i comitati territoriali. La selezione pratese, che il 22 avrebbe dovuto affrontare il San Paolo in un’ amichevole rimandata per neve, quest’anno sarà allenata da Luigi Lensi.
Mister Lensi ci può brevemente illustrare il suo curriculum nel mondo del calcio?
Ho iniziato a giocare a calcio nella squadra della mia città, l’Empoli, dove ho effettuato tutta la trafila delle giovanili, fino a quando un brutto infortunio mi sbarrò l’accesso alla Primavera. Poi ho militato in varie squadre dilettantistiche empolesi prima di trasferirmi a Prato nei primi anni Novanta, dove a 32 anni ho concluso la mia carriera. Intrapresi subito la strada di allenatore e dopo alcune esperienze sulle panchine amatoriali pratesi quest’anno ho ricevuto l’incarico di guidare la rappresentativa Uisp pratese.
Come mai ha scelto di entrare nel panorama calcistico Uisp?
Perché condivido in pieno i valori di questa associazione come la solidarietà, l’educazione e la socialità. Sposo in pieno l’acronimo Unione italiana sport per tutti e, infatti, ho sempre cercato di far giocare tutti i miei calciatori a disposizione curando più l’aspetto emotivo che tecnico.
Come è andata l’amichevole contro il Carraia che si è svolta il 3 novembre? Ha avuto indicazioni positive?
Sì ho avuto buone indicazioni anche se il risultato è stato negativo. La squadra, tuttavia, si è comportata bene e nonostante fosse priva di molti giocatori, causa infortuni e impegni lavorativi, non meritava la sconfitta .
Su che rosa di giocatori può contare?
Ho a disposizione una rosa di temperamento più che di qualità, composta da ragazzi fra i 19 e i 24 anni ricchi di entusiasmo, con l’eccezione di un esperto classe Sessanta che fungerà da chioccia per i giovani e sarà fondamentale per la coesione all’interno dello spogliatoio perché, a mio avviso, lo spirito di gruppo è alla base di qualsiasi successo sportivo.
Come giudica il livello del campionato, ossia la Uisp League Prato?
Non siamo ai livelli dei comitati di Pisa e Empoli perché Prato risente, più di tutte le altre, la crisi economica. Moltissime squadre erano sostenute da industrie e imprese tessili che adesso hanno ben altro a cui pensare. Negli ultimi anni c’è stato un ridimensionamento del campionato provinciale, il numero di squadre si è lievemente ridotto e il livello tecnico è di conseguenza abbassato. Ciò nonostante resta un torneo molto interessante e sentito.
Qual è il suo modello di riferimento nel mondo del calcio?
Sono un amante del bel gioco, mi piacciono le squadre che praticano un calcio offensivo senza tatticismi e quindi il mio modello di riferimento è sicuramente il Barcellona.
Giunti ormai alle porte di questa sentita competizione , che inizierà a febbraio, auguriamo alla “cantera” di mister Lensi le migliori fortune.




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