Google, dietrofront sulla crittografia disco di Lollipop

Google, considerando le resistenze di molte marche che preferiscono alte prestazioni alla sicurezza, fa dietrofront sulla crittografia disco di Lollipop.
del 11/03/15 -

Qualche giorno fa Google deluse i propri utenti Android con la decisione di abbandonare la tecnologia di cifratura completa del disco su Android 5.0 Lollipop.

Crittografia completa del disco su Android 5.0

Durante il mese di settembre, rivelammo l'annuncio di Google di aggiungere, per default, un sistema di crittografia a tutti i dischi interni dei dispositivi con Android 5.0 Lollipop. In quel momento Google spiegò: "Negli ultimo tre anni, Android ha offerto un sistrema di protezione con chiavi salvare al di fuori del dispositivo e che non possono essere fornite alle autorità. Nei nostri prossimi lanci, attiveremo la crittografia di fabbrica nei terminali con Android 5.0 per evitare che gli utenti debbano attivarla da soli".

Coloro che bazzicano nel mondo della tecnologia e della sicurezza salutarono con soddisfazione la notizia. In ottobre l'azienda riaffermò tale concetto in un comunicato ufficiale.

Un passo indietro

Non tutti però caddero nella trappola di festeggiare in anticipi e difatti gli esperti di Ars Technica hanno scoperto che Google poco a poco ha ritrattato sul tema e la crittografia nativa per gli Android 5.0 è evaporata.

Una sola eccezione

Soltanto chi possiede un Nexus 6 o 9 di Google, potrà vantarsi di avere un disco super protetto: non è chiaro, per ora, perché l'azienda di Mountain View abbia deciso di lasciare a piedi gli altri utenti di Lollipop.

E il Samsung Galaxy S6?

Non si tratta di tempi o uscite, dato che anche i recentissimo Samsung Galaxy S6 o la seconda generazione del Moto E sono sprovvisti della citata crittografia per Android 5.0.

Ecco cosa è successo

Il cambio di Google va cercata tra le linee della Guida OEM che i fabbricanti devono rispettare affinché i sistemi Android Lollipop montati siano approvati da Google:

Android 5.0 Lollipop In italiano: "Il fabbricante ha ancora la possibilità di includere la crittografia nativa del disco però i possibili problemi di rendimento e la gestione della protezione (molto costosa) faranno fare marcia indietro a molte marche".

Maggiore sicurezza o migliori prestazioni?

Si tratta di scegliere a cosa rinunciare: sicurezza o rendimento. La cifratura completa del disco può influire molto negativamente sulle prestazioni e per questo Google, osservando la resistenza di alcuni fabbricanti, ha deciso questo dietrofront.

Alla fine non muore nessuno, però sicuramente a partire da ora saranno molti gli utenti Android che presteranno più attenzione a che tipo di marca comprano, dato che la sicurezza, per molte persone, vale molto più dei livelli di prestazione di uno smartphone o tablet.



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