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Gli italiani un popolo di campeggiatori?

Il 41% è quasi un veterano, il 27% ha provato una sola volta per non ripeterlo più. Un’indagine di www.chiarezza.it svela la passione, o la diffidenza, dei nostri connazionali nei confronti della vacanza a contatto con la natura.
del 31/07/12 -

Campeggio: o lo ami o lo odi. Non ci sono vie di mezzo. Sacco a pelo e zaino in spalla in piena libertà. In giro per l’Europa, in montagna o al mare. E’ la vacanza ideale per i più piccoli, ma piace anche agli adulti. E nonostante le offerte last minute in alberghi da mille e una notte e le crociere da sogno a prezzi contenuti, il campeggio sembra non passare mai di moda, per una parte degli italiani. Stare a contatto con la natura, liberi da ogni vincolo e a costi abbordabili: ecco i principali motivi che rendono questo tipo di vacanza così apprezzato.

Secondo quanto emerge da un sondaggio di www.chiarezza.it, tra i principali portali in Italia per il confronto di polizze assicurative, sono ancora molti gli italiani che rinunciano ai comfort a 5 stelle a favore di sistemazioni sicuramente più “modeste”, e forse anche più ricche di aneddoti divertenti.

Il 41% ha dichiarato di essere tornato in campeggio diverse volte nella vita, il che lascia presumere una propensione per questo tipo di soggiorno avventuroso. Non sembra pensarla allo stesso modo quel 27% che ammette di aver provato una volta e di non voler ripetere l’ebbrezza della vacanza all’aria aperta. Un rammaricato 15% non vede l’ora, invece, di toccare con mano la vita in piena libertà che solo una tenda può garantire.

In tempi economici non proprio favorevoli, non stupisce che la maggior parte scelga il campeggio per una questione economica (32%). Il 27%, appena iniziano le ferie, sgancia l’orologio e sceglie di vivere, almeno per questi pochi giorni l’anno, libero da orari e vincoli di ogni genere, cosa assolutamente impensabile in albergo. Un bucolico 24% non desidera altro che immergersi nel verde per vivere allo stato brado, mentre il 29%, colpito da un attacco di estrema nostalgia, sceglie questa vacanza in memoria delle prime gite con gli amici.

E come la mettiamo con gli aspetti meno piacevoli? Secondo il sondaggio di www.chiarezza.it, il 49% - comprensibilmente - detesta il fatto di condividere il bagno con centinaia di sconosciuti, mentre il
32%, nonostante scelga una vacanza all’aperto, si terrorizza al solo pensiero di incontri ravvicinati con insetti e animali - cosa peraltro più che probabile quando ci si trova nel bel mezzo della natura. Davvero poco desiderabile può essere il risveglio in tenda (27%), che dopo una certa ora della mattina si trasforma in una fornace: da qui le famigerate lotte per la conquista della piazzola all’ombra!

Nonostante però questa voglia di libertà e natura, quasi la metà (49%) degli intervistati sceglie la sistemazione più comoda e simile a una casa che un camping possa offrire: il bungalow. Grande fascino non smette di esercitare la forma più rude del campeggio (39%): tenda e sacco a pelo sotto un cielo stellato. Il 27% ama l’idea di portare sempre con sé casa ed effetti personali macinando chilometri a bordo di un camper.

“Spesso la scelta del campeggio trova una motivazione economica: si cerca di risparmiare sui bisogni primari ed è giusto farlo anche per spese non strettamente necessarie come le vacanze”, ha dichiarato Gianni Tofanelli, responsabile Relazioni Esterne di www.chiarezza.it. “In qualità di comparatori di polizze assicurative, vogliamo fornire un servizio utile proprio per chi vuole risparmiare su un bene ormai divenuto fondamentale come l’auto, dando la possibilità di scegliere la migliore soluzione non solo per l’RC obbligatoria ma anche per le garanzie accessorie. Assistenza stradale e infortuni al conducente, in periodi di spostamenti come i mesi estivi, possono rivelarsi davvero utili”, ha concluso Tofanelli.



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