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Giro d'Italia, tappe storiche, Ivan Basso sul San Carlo

Lo strapotere di Ivan Basso al Giro d'Italia 2006: nella prima tappa alpina sul Colle San Carlo la maglia rosa è già ipotecata.
del 27/12/13 -

Una mano pesantissima quella che Ivan Basso allunga sull'89° Giro d'Italia. Il campione della CSC anche sulle rampe del San Carlo, la prima salita alpina della corsa, ha mostrato lo stesso volto di tutte le prime due settimane di corsa e specialmente quello già ammirato alla Maielletta. Cioè tranquillità e forza, nettamente superiore agli avversari, quasi tutti, perchè Leonardo Piepoli è riuscito a reggerne il ritmo e a conquistare, dopo un'ultima discesa ben rischiosa, la sua prima vittoria di tappa al Giro d'Italia. Gli avversari veri per la classifica per Basso si erano già dispersi fin dalla prima metà della scalata valdostana, appesi ad una zattera fragilissima cui si è sostenuto il solo Gibo Simoni, in lenta crescita come da tradizione ma ancora troppo distante dalla consistenza di Basso.

La tappa, la 13° del Giro d'Italia 2006, era partita da Alessandria senza Robbie McEwen (Davitamon), la maglia ciclamino lasciata sulle spalle di Bettini (Quickstep) e tre tappe in valigia.

Il ritmo si è fatto forsennato fin dalle prime pedalate, con continui allunghi finchè a prendere il largo sono stati Bruseghin (Lampre), Julia (C.D'Epargne), Serpa (Selle Italia), Poilvet (C.Agricole), Knees (Milram) e Bonnaire (Bouygues). Il sestetto ha superato i 6' di vantaggio, con la CSC che ha controllato la situazione, lasciando poi posto in testa al gruppo, ormai in territorio valdostano, alla Saunier Duval e alla Liquigas. Con l'approssimarsi della salita, l'unica di giornata, anche il tempo si è mutato ad annunciare la durezza del finale, con pioggia e vento che hanno avversato la marcia dei corridori.

All'imbocco del San Carlo i sei di testa hanno visto il loro margine ridotto ad una cinquantina di secondi, con Bruseghin e Serpa che si sono arresi per ultimi al rientro a gran velocità del gruppo. Rujano (Selle Italia) ha provato uno scattino che sancito come la sua condizione non sia assolutamente paragonabile a quella di un anno fa ed a fare selezione è stata l'andatura di Cuesta (CSC), con già Savoldelli (Discovery), Di Luca (Liquigas) e Cunego (Lampre) in grande difficoltà. Quest'ultimo è stato l'ombra del corridore visto alla Maielletta, pesante ed impacciato.

Esaurito il compito dei compagni Basso ha fatto in proprio il resto del lavoro, demolendo col suo passo il Giro d'Italia e i coraggiosi superstiti rimasti a ruota, ed anche Simoni (Saunier Duval) si è dovuto arrendere, lasciando via libera a Piepoli, suo compagno ed appoggio alla Maielletta, che ha potuto giocarsi le carte di tappa.

E così è stato: Piepoli ha mantenuto, unico, il ritmo di Basso per tutta la salita senza mai passare avanti, mentre Simoni è stato raggiunto da un convincente Gutierrez (Phonak), sempre regolare nel suo buon passo, ed anche Pellizotti (Liquigas) e Scarponi (Liberty) hanno limitato i danni meglio di corridori più strombazzati. Alla vetta, con 7 km di discesa da percorrere, Basso e Piepoli sono passati con 1'24'' sul duo Simoni-Gutierrez, con Cunego a 2'40'', Savoldelli e Di Luca ad oltre 3'. E qui la maglia rosa ha tirato i remi in barca, con una discesa bagnatissima e piena di tornanti sulla quale coscientemente non ha rischiato niente, scendendo in maniera impacciatissima. Piepoli si è così involato verso il successo e gli altri hanno potuto limare qualche decina di secondi di distacco, con Savoldelli che ha fatto il solito spettacolo.

I distacchi: Basso ha chiuso a 44'', Simoni e Gutierrez a 1'19'', Scarponi, Pellizotti e la sorpresa Gadret (AG2R) a 2'08'', Cunego e Savoldelli a 2'36''. Tutto a riformulare una classifica con Basso sempre più leader, Gutierrez che si fortifica come seconda forza, mentre Simoni va a 8' tondi. Sembra che vada ad iniziare un'ultima settimana di Giro d'Italia 2006 bellissima, ma probabilmente per il secondo posto.



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