Europei 2008: Saracinesche

Nel gioco del calcio non subire gol diventa sempre più importante ma per scalare le classifiche del Castrol Performance Index, per un portiere contano ancora di più gli interventi decisivi. E, se fosse possibile, fare gol… perché non si sa mai.
del 30/04/08 - di Thomas Berchtold

Gli episodi noti che documentano una realizzazione da parte dei portieri su palla attiva sono 13. Naturalmente è possibile che questa estate tale numero salga a 14. Tuttavia, ci sono modi più semplici per accumulare i punti del CPI per i portieri delle nazionali europee…

…La distribuzione della palla ad esempio. Prima che la regola che vieta al portiere di toccare la palla con le mani in caso di passaggio di un compagno venisse introdotta nel 1992, i portieri potevano partecipare maggiormente al gioco della loro squadra. I portieri degli anni cinquanta come ad esempio l’argentino Amadeo ‘Tarzan’ Carrizo (nella foto), furono tra i primi ad avventurarsi al di fuori della loro area per partecipare alla fase difensiva e alla costruzione del gioco. Carrizo usava anche le rimesse dal fondo in modo strategico per avviare l’azione d’attacco della sua squadra: questo tipo di distribuzione della palla è premiato dal CPI.

PARTIRE DAL FONDO

La maggior parte dei portieri batte le rimesse dal fondo. Quando una rimessa arriva sui piedi di un compagno, il portiere che la ha effettuata viene premiato generosamente. Se, ad esempio, la rimessa viene “spizzicata” di testa da un compagno e ne consegue un’opportunità di realizzare un gol, l’incremento è maggiore. Se invece regala il possesso palla agli avversari il portiere perderà dei punti.

Lo stesso discorso vale anche per un portiere che effettua passaggi con la palla attiva. I portieri spesso avanzano fino ad occupare la posizione del libero, e spesso i difensori sotto pressione sono costretti al retropassaggio. In questo caso, se il rilancio del portiere arriva con precisione a un compagno, il portiere viene premiato. I passaggi più corti producono un punteggio più basso perché la palla è più vicina alla propria porta e aumentano le possibilità che un avversario se ne impossessi in una zona molto pericolosa del campo.

PRIMO NON SUBIRE

Il successo di un portiere generalmente è determinato dal numero dei gol subiti. Un altro indicatore che generalmente sottolinea una prestazione positiva è la capacità del portiere di mantenere la rete inviolata. Non è una coincidenza che siano proprio i portieri che hanno conservato più volte la propria rete inviolata a guidare la graduatoria del CPI. Il portiere francese Gregory Coupet è giunto al termine della fase di qualificazione senza concedere gol cinque volte su sette.

PUNTI SUDATI

Ma è la prestazione complessiva del portiere comunque ciò che viene premiato maggiormente nel CPI. Nell’ultima amichevole disputata dalla Francia in preparazione per Euro 2008, Coupet pur essendo stato protagonista di una prestazione impeccabile, non è stato molto impegnato perché l’Inghilterra non è riuscita a metterlo in difficoltà. Ecco perché il suo punteggio è stato basso, solo 65 punti.

Nell’amichevole vinta dalla Germania per 4 - 0 invece, Jens Lehmann ha sventato gli attacchi della Svizzera con diversi interventi importanti. La sua prestazione è stata determinante per il risultato finale (gli elvetici hanno tirato in porta e si sono resi pericolosi 10 volte) e pertanto ha ottenuto ben 786 punti.

Anche la difficoltà delle parate viene tenuta in considerazione. Ovviamente un tiro debole dalla lunga distanza non ha lo stesso valore di un tiro violento e ravvicinato. Conta anche la direzione della palla. Una parata su un tiro indirizzato all’angolino alto viene premiata con un punteggio superiore a quella su un colpo di testa sempre ravvicinato ma centrale.

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