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Europei 2008: La lotteria del modulo

Il classico 4-4-2 è stato essenziale per la Grecia a Euro 2004. Anche per questo motivo gli allenatori sono impegnati nella scelta del modulo più adatto per ottimizzare le risorse a loro disposizione.
del 04/05/08 -

Per puntare al primo titolo europeo dopo 44 anni l’allenatore spagnolo Luis Aragonés sarà costretto ad assumere alcune decisioni difficili e dolorose. Il 4-5-1 con David Villa unica punta che Aragonés ha adottato nelle qualificazioni è stato certamente molto redditizio, ma ha implicato il sacrificio di Fernando Torres, un attaccante che quest’anno con il Liverpool ha segnato ben 30 gol in 44 partite.

4-5-1

Durante la fase di qualificazione Villa è andato a segno sette volte, mentre l’asso del Barcellona Xavi, schierato come vertice alto del centrocampo a diamante, ha realizzato quattro gol. La copertura difensiva è stata garantita da Carles Puyol e David Albeda ed ha consentito ai difensori di fascia Juan Capdevila e Sergio Ramos di supportare costantemente la fase d’attacco, tanto che nella penultima partita del girone di qualificazione disputata dalle Furie Rosse contro la Svezia i due esterni sono andati a segno entrambi ed hanno raggiunto i primi posti anche nel Castrol Performance Index.

L’impiego di Fernando Torres obbligherebbe Aragonés ad adottare un centrocampo a quattro, modulo che sconvolgerebbe le convinzioni tattiche dell’allenatore. Tuttavia la rinuncia a Torres non sarà certo una decisione da prendere a cuor leggero. Alla fine il modulo dovrebbe essere interpretato da Cesc Fabregas dell’Arsenal (ottavo nel CPI) al centro del diamante, affiancato sulle fasce da due centrocampisti come Andrés Iniesta (quattro gol nelle qualificazioni), David Silva oppure Joaquín.

Un altro fautore del centrocampo a cinque è l’allenatore del Portogallo Luiz Felipe Scolari. La scelta in questo caso è resa più semplice dall’elevato tasso tecnico dei giocatori a disposizione. Ricardo Quaresma, Nani, Maniche, Simão e Cristiano Ronaldo hanno tutti un ottimo feeling con il gol e questo elemento non è affatto trascurabile.

4-4-2

Dopo il successo agli Europei nel 1996, nelle sei partite successive disputate nelle fasi finali la Germania ha realizzato soltanto tre gol. Quest’anno tuttavia, ci sono le condizioni necessarie per far meglio. Joachim Löw, che adotta un rigoroso 4-4-2, avrà solo l’imbarazzo della scelta tra quattro attaccanti in ottima forma. Miroslav Klose, Lukas Podolski e Mario Gomez sono andati a segno nell’amichevole contro la Svizzera disputata a febbraio, mentre più recentemente Kevin Kuranyi ha addirittura fatto “poker” nella partita vinta per 5 a 0 dello Schalke sull’Energie Cottbus. Podolski è già stato schierato come centrocampista di sinistra nel Bayern Monaco (dall’ambasciatore Castrol Ottmar Hitzfeld) e questo è sicuramente una ulteriore opportunità per il selezionatore della nazionale.

Un altro allenatore fermo nella sua totale adesione al 4-4-2 è il francese Raymond Domenech. Nonostante l’asso del Barcellona Thierry Henry sia reduce da una stagione non particolarmente brillante, difficilmente Domenech rinuncerà al suo apporto in attacco al fianco di Nicolas Anelka (undicesimo tra gli attaccanti nel CPI). Franck Ribéry, in ottima forma con il Bayern, farà sicuramente parte del centrocampo dei Les Bleus, mentre Karim Benzema, protagonista della volata del Lione verso il settimo titolo consecutivo, dovrebbe essere la prima alternativa per l’attacco di Domenech.

4-2-3-1

Alessandro Del Piero e Filippo Inzaghi hanno raggiunto uno stato di forma eccellente proprio al momento giusto per convincere Donadoni di meritare un posto tra i selezionati. Nella fase di qualificazione Roberto Donadoni si è servito con successo del modulo 4-2-3-1, con due centrocampisti di contenimento e tre con caratteristiche più offensive a supporto di Luca Toni, l’attaccante che guida il Castrol Performance Index. Nonostante l’ultima tripletta realizzata da Inzaghi in campionato, difficilmente Donadoni farà ricorso all’attaccante del Milan. Per quanto riguarda Del Piero, in una recente intervista il tecnico azzurro ha preso atto della straordinaria stagione disputata dal fuoriclasse della Juve e non ha escluso la sua convocazione. Tuttavia finora Donadoni ha preferito sistematicamente a Del Piero Mauro Camoranesi (straordinario contro la Spagna), Antonio di Natale e Andrea Pirlo.



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